Finanze, Renzi ha firmato Inviata la nota a Vienna

Kompatscher: «L’Italia si impegna a trovare l’intesa anche per future modifiche» Avviata anche da un gruppo di esperti la prima fase di revisione dello Statuto


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Alla fine il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher è riuscito nel suo intento e si è presentato raggiante in conferenza stampa. Il premier Matteo Renzi - come documenta la nostra foto - ieri ha firmato la nota informativa che verrà inviata al cancelliere austriaco Werner Faymann. Nel documento - in cui si fa riferimento alla quietanza liberatoria di fronte all'Onu del 1992 - l'Italia dichiara di aver trovato un nuovo accordo per il finanziamento dell'autonomia. Il Governo, inoltre, ribadisce «la volontà esplicita di trovare un'intesa con le minoranze linguistiche interessate per ogni nuova modifica della situazione esistente».

La Provincia di Bolzano ha strappato, dunque, un accordo di livello superiore ai precedenti (incluso quello di Milano) con l’obiettivo di farlo durare il più a lungo possibile. Di questo si è detto convinto anche il segretario generale Eros Magnago, che ha lavorato a lungo per trovare un metodo condiviso e inattaccabile.

«È un grande risultato che contribuisce a rafforzare ulteriormente l'autonomia altoatesina», ha sottolineato Kompatscher soffermandosi sul testo di legge presentato dal Governo e che sarà discusso a breve in Senato. «Nel nuovo pacchetto di emendamenti alla legge di stabilità - ha proseguito Kompatscher - ci sono tutti i passaggi che avevamo concordato nell’ambito dell'accordo sul patto di garanzia fra Roma e Bolzano».

In concreto ciò comporterà anche il via libera alla revisione del titolo sesto dello Statuto di autonomia, l'unico modificabile con una legge parlamentare "rinforzata" dall'intesa con le due Province autonome e con la Regione, ma senza la necessità di una legge costituzionale. Il via libera della Regione è dovuto al fatto che il nuovo assetto finanziario dell’autonomia prevede una riduzione della quota di Iva, che scenderà da due decimi a un decimo. Crescerà, quindi, l'importo destinato alla Provincia di Bolzano e a quella di Trento, che in futuro incasseranno non più sette ma otto decimi dell'imposta sul valore aggiunto prodotta sul territorio.

Altrettanto soddisfatto il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi: «La comunicazione a Vienna è un ulteriore elemento a garanzia dell’accordo che va a modificare lo Statuto inserendo una norma aggiuntiva al Patto e che evita interventi diretti dello Stato nei concorsi finanziari interni alle due Province. Un passaggio storico, perché lo Statuto non si modifica ogni due o tre anni». Ora si attende l'approvazione della legge di stabilità che introdurrà le modifiche allo Statuto.

Kompatscher ha aggiunto ieri che il gruppo di lavoro misto nominato di recente ha avviato la prima fase di revisione dello Statuto. «Si tratta di un compito piuttosto urgente - ha spiegato - e l'obiettivo è quello di arrivare in tempi brevi ad una bozza di legge costituzionale per cambiare alcuni articoli. Vogliamo recuperare alcune delle competenze messe in dubbio dal 2001 in poi da una serie di sentenze della Corte Costituzionale, tutelare l'autonomia da future ingerenze dello Stato, ma anche individuare nuove competenze da assumere, a partire da quelle in tema di ambiente». I componenti del gruppo di lavoro sono Christoph Perathoner, Karl Zeller, Esther Happacher, Lorenzo Dellai, Francesco Palermo, Marco Boato, Luca Zeni, Roberto Tognatti, Giuseppe Detomas e Giuseppe Volpe.

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