Bolzano. Matteo Salvini dall’orso M49 alla crisi di governo. Un migliaio di militanti hanno accolto ieri il segretario della Lega alla festa del partito di Pinzolo (Trento). Tra i temi locali, la vicenda della fuga dell’orso M49: «Quando c'è di mezzo la sicurezza, è chiaro che intervenire per difendere il diritto alla vita, mettendo in condizioni di non nuocere degli animali che possono rappresentare un rischio è un dovere degli amministratori, e così è stato fatto». Poi la polemica agli ormai ex alleati, a partire dal ministro dell’ambiente Sergio Costa: «Il ministero dell'Ambiente è uno di quei ministeri in cui si insabbiava tutto. Credo che la vicenda M49 si sia gestita nel miglior modo possibile per salvaguardare altre vite». Poi gli affondi sulle trattative tra Pd e M5S: «Se qualcuno vuole riaprire i porti, lo dica chiaramente. Se si pensa di riavviare il business dell'immigrazione clandestina, cancellare il decreto sicurezza e quota 100 siamo alla truffa». E ancora: «I no erano troppi e insopportabili all'interno del governo: tutto era fermo tranne il tema sicurezza, per pressioni della Lega. Il resto, come lavori pubblici, economia, lavoro, appalti, tutto bloccato. Per coerenza abbiamo rimesso il nostro mandato nelle mani degli italiani».