Fondi ai gruppi, bufera su Vezzali

Non ha ancora aderito in Consiglio ad Alto Adige nel cuore. Il monogruppo Pdl costa 2000 euro in più



BOLZANO. Maurizio Vezzali aderisce ad «Alto Adige nel cuore», ma in consiglio provinciale non si è ancora trasferito nel gruppo consiliare di Alessandro Urzì. Continua a costituire un gruppo a sé sotto il simbolo del Pdl, il partito con cui ha rotto i ponti ufficialmente da 2 mesi (non ufficialmente, da molto di più). Un gioco da 2.000 euro in più al mese di fondi ai gruppi consiliari. E sul consigliere e presidente del consiglio provinciale si è scatenata una doppia offensiva.

Il commissario del Pdl Alessandro Bertoldi lo ha diffidato a sciogliere il gruppo consiliare e non utilizzare più il simbolo Pdl. Gridano allo scandalo per i fondi consiliari gli avversari Mauro Minniti (La Destra, «quel denaro in più supera la paga di un operaio») ed Elena Artioli (Team A, «ecco la moralità di Vezzali»). Vezzali reagisce: «Aderirò al gruppo Alto Adige nel cuore nei prossimi giorni. Non mi servono le diffide di Bertoldi». Questa la regola sui fondi ai gruppi.

Il Consiglio provinciale stanzia per i monogruppi 2.088 euro al mese come quota fissa, più 994 euro per consigliere. Urzì, come gli altri monogruppi, ha diritto dunque a 3082 euro al mese. In quanto presidente del consiglio provinciale, Vezzali per il monogruppo ha diritto a un finanziamento ridotto per il gruppo pari a 2.585 euro. Ai due consiglieri divisi il consiglio riconosce dunque 5.667. Quando faranno parte del medesimo gruppo, il finanziamento autorizzato sarà in totale di 3.579 euro. 2.088 euro in meno al mese. Se non ci fosse stata la polemica, probabilmente Vezzali avrebbe atteso ancora più tempo prima di aderire al gruppo consiliare di Urzì, accumulando ulteriori fondi al gruppo.

Vezzali si difende così: «Non spenderò mai tutti quei soldi. Il regolamento prevede la cifra massima finanziabile. Se non viene spesa, la differenza viene segnata e a fine legislatura si deve rimborsare». Il problema è che in consiglio provinciale vale ancora il principio dell’autocertificazione, quindi i gruppi sfuggono a un controllo effettivo delle spese. Vezzali replica:«Vero, ma a livello nazionale la situazione è già cambiata e noi stessi stiamo discutendo il nuovo regolamento sulla rendicontazione. Come presidente ho inviato una circolare in cui invito a stare più che attenti a come si spendono i fondi dei gruppi». Bertoldi in una mail di domenica scorsa incalza Vezzali sul gruppo Pdl: «Ti vengo a chiedere di sciogliere quanto prima il gruppo consiliare e di non utilizzare per qualsivoglia attività politica il simbolo del partito».(fr.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 













Altre notizie

Attualità