BOLZANO. Unione europea significa anche Fondi Fse (fondo sociale europeo). Un tasto dolente in Provincia, alle prese da un anno con le contestazioni dell’Unione europea su «gravi criticità del sistema nel periodo di programmazione 2007-2013», come ricordano i Verdi in una interrogazione. Sono otto gli enti sottoposti attualmente ad audit, di cui solo un caso non ha ricevuto rilievi dall’Ue. «Restano bloccati 20 milioni di fondi strutturali», informano i Verdi. La situazione ad oggi è stata riassunta dal presidente provinciale Arno Kompatscher nella sua risposta. Gli enti sottoposti ad audit da parte dei servizi della Commissione europea, informa Kompatscher, sono Kvw Bildung (progetto di vita dopo i 50 anni), Iveco (Iveco know-how transfer 2008), Fondazione Gustav Mahler (corso di perfezionamento musicale), coop sociale Albatros (piano di formazione 2009-2010), Lvh Bildung und service (Handcraft 2010), Ufficio Fse (servizio di sviluppo e miglioramento dei processi lavorativi del Tribunale di Bolzano), Sbb Weiterbildungsgenossenschaft (Formazione continua per il futuro). Spiega Kompatscher: «I rilievi fatti dalla Commissione europea riguardano eventuali errori nell’approvazione del progetto ovvero incompatibilità di alcuni progetti, problematiche nell’applicazione della normativa sugli aiuti di Stato, problemi di effettività della spesa. Inoltre, è stato rilevato che alcuni controlli da parte dell’Autorità di Audit non erano correttamente documentati in tutte le fasi, che l’autorità di Audit non ha ancora implementato alcune procedure richieste dalla Commissione e che non ha utilizzato un metodo di campionamento statistico. I servizi della Commissione ha però riconosciuto che alcuni miglioramenti sono già stati apportati. La Commissione ha inoltre constatato alcune debolezze nel sistema di gestione e controllo all’interno dell’Autorità di gestione (ufficio Fse) che riguardano in sostanza le procedure di approvazione dei progetti e i controlli dei rendiconti». Kompatscher informa che i controlli riguardano importi certificati fino al 2011 e la Commissione europea ha «contestato alcune spese». Non sono attualmente bloccati fondi a enti specifici, aggiunge Kompatscher, ma sono fermi i controlli su numerosi progetti «con rendiconti che presentano problematiche emerse durante l’audit» in particolare sulle «regole di trasparenza e pubblicità da rispettare da parte dei beneficiari, qualora diano incarichi a terzi». La cifra non è quantificata, ma è di diversi milioni di euro. La Provincia come autotutela ha deciso infine di riaprire i rendiconti di vecchi progetti.

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