il caso

Fondi negati a La Comune, il giudice riapre l’indagine

Clamorosa decisione del Gip Pelino che non accoglie la richiesta di archiviazione. Atti inviati di nuovo in Procura. Nel mirino alcuni documenti contraddittori


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Il giudice delle indagini preliminari Walter Pelino non ha accolto la richiesta di archiviazione dell’inchiesta a carico di ignoti avviata all’indomani del diniego da parte della Provincia di un contributo di 162 mila euro all’associazione culturale “La Comune” che da anni promuove in citttà spettacoli teatrali e cinematografici.

La vicenda, che ha messo in seria difficoltà l’associazione, riguarda i mancati finanziamenti pubblici del 2015 ed era già sfociata in un ricorso al Tar. I giudici amministrativi avevano però dato ragione alla Provincia ritenendo giuridicamente fondata la decisione di alcuni funzionari di non accogliere la domanda di finanziamento sulla base dell’attività programmata.

Ora della questione si sta occupando anche la magistratura penale in quanto i responsabili de “La Comune” lo scorso anno decisero di depositare una denuncia penale a carico di ignoti ritenendo di essere rimasti vittime di una gestione non corretta delle risorse pubbliche e dei principi di assegnazione dei finanziamenti.

La denuncia ha messo in rilievo aspetti non trattati dai giudici del Tar soprattutto in merito ad alcuni episodi che avrebbero portato al rigetto della domanda. Penalmente parlando l’indagine, affidata al sostituto procuratore Daniela Pol, ha cercato di fare chiarezza su alcuni aspetti importanti dell’iter ma senza giungere ad individuare ipotesi di reato. In effetti l’indagine non ha mai portato all’iscrizione di indagati. Ieri però il giudice Walter Pelino non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura.

Nel corso dell’udienza, fissata per effetto dell’opposizione alla richiesta di archiviazione esercitata da Elisa Forcato de “La Comune” (rappresentata in giudizio dall’avvocato Osvaldo Valenti) il giudice ha deciso di disporre un supplemento di indagine ritenendo che quanto verificato sino ad oggi non fosse sufficiente per fare piena chiarezza sulla questione.

Di fatto il giudice Walter Pelino ha disposto la riapertura dell’inchiesta rinviando gli atti in Procura e disponendo che sia fatta chiarezza su alcuni documenti agli atti che riguardano alcune comunicazioni tra Antonio Lampis, direttore della ripartizione cultura italiana della Provincia, ed un consulente tecnico a cui era stato demandato l’onere di controllare la regolarità contabile de «La Comune».

La disposizione di ieri del giudice Pelino è circostanztiata e impone alla Procura di fare chiarezza proprio su alcuni documenti e comunicazioni che, almeno apparentemente, non trovano giustificazione logica nell’iter della pratica. In particolare il 25 febbraio 2015 il funzionario Antonio Lampis aveva annunciato all’associazione, con comunicazione scritta, che vi erano tutte le premesse per l’emanazione del decreto di finanziamento per l’anno in corso. Il successivo 5 marzo lo stesso funzionario inviò a «La Comune» la bozza del decreto che avrebbe autorizzato la sovvenzione per 162 mila euro, sulla base anche del parere favorevole della consulta culturale e del parere tecnico positivo del consulente contabile.

Il 10 marzo vi fu un’ulteriore conferma ma la sera dell’ 11 marzo, alle 22.51, il consulente inviò un’ email a Lampis affermando di non essere in grado di esprimere un parere anche a seguito “dell’ostruzionismo sistematico da parte della signora Elisa Forcato”.













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