Fondi riservati, super vertice in Procura

La Finanza ha consegnato a Rispoli e Schülmers tutte le verifiche sulle spese sostenute da Durnwalder negli ultimi 10 anni


di Mario Bertoldi


BOLZANO. L’inchiesta a carico del presidente Luis Durnwalder per la gestione dei cosiddetti fondi riservati può ormai considerarsi conclusa. Ieri pomeriggio al quarto piano di palazzo di giustizia si è svolto un importante vertice tra il procuratore capo Guido Rispoli (per il comparto penale), il procuratore contabile presso la Corte dei Conti Robert Schülmers e la Guardia di Finanza che ha consegnato ai due magistrati l’esito dei vari controlli disposti nei mesi scorsi.

A livello penale il governatore è stato iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di accusa di peculato. La documentazione consegnata dalla Guardia di Finanza riguarda controlli sulla gestione dei fondi riservati degli ultimi dieci anni.Un limite imposto dal codice visto che per gli anni precedenti l’eventuale reato è ormai prescritto. Per quanto riguarda invece gli ultimi dieci anni le Fiamme Gialle hanno acquisito tutta la documentazione esistente in Provincia. Gli incartamenti (compresi gli appunti dello stesso Durnwalder sulle compensazioni personali in atti) sono stati attentamente valutati con argomentazioni finali ora consegnate alla magistratura. Solamente nelle prossime settimane il procuratore capo Guido Rispoli (almeno per quanto riguarda il comparto penale) potrà stabilire se saranno necessari altri atti di indagine. L’impressione netta, però, è che l’inchiesta in quanto tale sia giunta al capolinea.

Ci sono almeno tre aspetti importanti che il procuratore Rispoli sembra intenzionato a verificare. In primo luogo l’abitudine di Durnwalder di anticipare di tasca propria piccoli contributi ad associazioni culturali o sportive in occasione magari di manifestazioni o cerimonie a cui era invitato. La figura di un presidente che apre il portafogli e consegna “brevi manu” cento o duecento euro per offrire un piccolo buffet o semplicemente una bevuta di birra in compagnia non è considerata delle più felici sotto il profilo deontologico in quanto il beneficiario ha sempre l’impressione che i soldi in questione non siano pubblici ma del portafogli privato dello stesso presidente. Gli altri due settori di valutazione della magistratura dovranno necessariamente la trasparenza (prevista ai sensi dell’articolo 97 della Costituzione) nella gestione di queste risorse. Il fatto che siano fondi riservati e che non abbiano bisogno di rendicontazione non significa - rileva la Procura - che non ci sia l’obbligo di giustificarne l’utilizzo. Ultimo aspetto di verifica riguarderà infine il sistema di compensazione personale da sempre utilizzato dal presidente.

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