Naziskin

Formano un gruppo di giovani hitlerianiarrestato il leader e sedici denunciati

Il giovane si chiama Dominik Defatsch e ha 19 anni. Nel gruppo di giovani anche nove minorenni. L'accusa è di aver costituito il gruppo 'Naturnser Hitlerjugend' - Gioventù Hitleriana di Naturno - operante in val Venosta. Scambi di materiale nazista e innegiante al Fuhrer attraverso un social network. Tra le azioni violente contestate l'aggressione ad un giovane polacco
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Un giovane è stato arrestato e altri sedici sono stati dentunciati - nove di loro sono minorenni - con l'accusa di avere costituito nella zona di Merano un gruppo della Gioventù hitleriana. Il più giovane dei ragazzi ha 15 anni e gli altri arrivano a 26.

L'operazione della polizia, chiamata Macchia Nera, ha effettuato nunerose perquisizioni domiciliari nella cittadina di Naturno e ha individuato un gruppo di skinheads chiamato 'Naturnser Hitlerjugend' (Gioventù Hitleriana di Naturno),  operante in val Venosta. Durante le perquisizioni è stato sequestrato numeroso materiale informatico con contenuto neonazista, ma anche abbigliamento, spille e altri cimeli.

Il ragazzo arrestato è Dominik Defatsch, ha 19 anni ed è considerato dagli inquirenti il leader del movimento Naturnser Hitlerjugend. L'accusa a suo carico è di violazione della legga Mancino sull'odio razziale, lesioni e percosse. Lo scorso marzo Dominik Defatsch, che lavora come imbianchino, era già stato arrestato una prima volta sul Garda. Era accusato di un pestaggio avvenuto alcune sere prima davanti a una discoteca a Castelbello, in val Venosta. Il ragazzo picchiato aveva riportato fratture e contusioni.

L'inchiesta sui naziskin aveva preso il via nell'ottobre dell'anno scorso, a seguito del rinvenimento di una tessera di socio nel quale  era indicato il nome del sodalizio. Le indagini avrebbero accertato che i membri del gruppo avevano creato una comunità virtuale all'interno del social netwok Netlog.

Secondo la Digos, i soci scambiavano materiale neonazista e divulgavano concetti ed idee fondate sulla discriminazione razziale. Agli atti c'è anche un un video che ritrae alcuni indagati mentre si esercitano nella preparazione e nel lancio di bottiglie molotov.

Il gruppo è accusato di una serie di azioni violente, tra cui un'aggressione avvenuta in una festa campestre a luglio di quest'anno a Rablà, sempre nella zona di Merano, contro tre giovani, di cui uno di nazionalità polacca, ritenuti dagli indagati "diversi" per ideologia, per "estrazione sociale", e  per il loro "modo di apparire".

La scena neonazista del Meranese era stata delineata mesi fa in un dossier del 'Servizio giovani', ufficio della Provincia autonoma di Bolzano, suscitando parecchio allarme e l'intervento di politici e di educatori. Il governatore Luis Durnwalder, di recente, aveva deciso di finanziare un progetto, proprio per 'disinnescare' le voglie estremiste di una parte minoritaria dei giovani altoatesini.

Dalle pagine del dossier, un armamentario di nomi in codice che richiamano al Fuhrer, collegamenti con il gruppo tedesco di destra dichiarato fuorilegge in Germania 'Blood and Honour' ed una serie di atti intimidatori nei confronti di giovani definiti 'alternativi' o 'di sinistra'.













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