Formazione dei docenti, norma approvata 

Via libera da Palazzo Chigi: si potrà anche stabilire il numero dei posti di studio in base al fabbisogno



BOLZANO. Formazione dei docenti, competenza alla Provincia. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri mattina, presente l’assessore provinciale alla scuola in lingua tedesca, Philipp Achammer, lo schema di norma di attuazione dello Statuto di autonomia che assegna alla Provincia di Bolzano importanti nuove competenze in materia di formazione degli insegnanti in linea con quanto previsto dalla cosiddetta legge sulla “Buona scuola”.

In sintesi la norma stabilisce che, la Provincia, d’intesa con la Libera università di Bolzano e con il Conservatorio di Musica, possa disciplinare la formazione iniziale, anche per le materie artistiche, dei docenti che svolgono l’attività in Alto Adige e possa attivare percorsi formativi abilitanti e specializzanti che saranno poi validi su tutto il territorio nazionale. «Dopo 15 anni - sottolinea Achammer - finalmente abbiamo la base giuridica che permette alla Provincia di fissare le norme sulla formazione degli insegnanti». «Questa norma – afferma l’assessore alla scuola italiana, Christian Tommasini - rappresenta un passaggio positivo. Con l’Università si potranno rafforzare le competenze dei docenti più idonee a sostenere la crescita e l’istruzione di giovani persone che apprendono in un contesto pluriculturale. Occorrerà un rapporto molto solido fra ateneo e Intendenze, soprattutto per la selezione dei futuri docenti delle secondarie. All’ università saranno necessarie le risorse professionali dei docenti in servizio, sia per le didattiche disciplinari, ma anche per i tirocini. Questo è un patto forte fra università e territorio».

Nello specifico, all’inizio del percorso i futuri docenti potranno fruire di una formazione - disciplinare e pedagogico-didattica - nella rispettiva madrelingua, italiana o tedesca, o, per quanto riguarda i futuri insegnanti delle scuole ladine, nelle lingue ladina, tedesca e italiana. La Provincia in futuro potrà determinare il numero dei posti di studio sulla base del fabbisogno di personale docente nelle scuole nella provincia, disciplinare le modalità e i contenuti delle prove di accesso, definire il punteggio con il quale integrare la votazione della prova di accesso in caso di possesso di certificazioni linguistiche almeno di livello B1. La norma di attuazione, per diventare esecutiva, dovrà essere emanata dal presidente della Repubblica.















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