la presidente dell’ordine 

Formazione e specialisti I medici dalla Stocker

BOLZANO. A fine novembre Monica Oberrauch è stata eletta presidente dell'Ordine dei medici, il 1° gennaio assumerà ufficialmente la nuova carica che fino ad oggi ha ricoperto Michele Comberlato...



BOLZANO. A fine novembre Monica Oberrauch è stata eletta presidente dell'Ordine dei medici, il 1° gennaio assumerà ufficialmente la nuova carica che fino ad oggi ha ricoperto Michele Comberlato (Claudio Volanti è il nuovo vice).

La neopresidente, 53 anni, medico di famiglia a Bressanone, ha fatto visita all'assessora provinciale Martha Stocker, molto compiaciuta del fatto che sia una donna a ricoprire questa importante funzione.

L'assessora ha sottolineato il significato della buona collaborazione fra i medici di famiglia e specialisti negli ospedali per un'assistenza sanitaria adeguata. "L'Ordine dei medici, al quale appartengono tutti i professionisti, è il nostro partner più importante quando si tratta di ampliare e migliorare questa collaborazione", ha osservato Stocker.

L'obiettivo comune, hanno concordato Stocker e Oberrauch, deve essere quello di assicurare le prestazioni sanitarie alla persona per i prossimi anni e decenni e al contempo di uniformare le procedure nella cura del paziente a livello provinciale. La nuova presidente ha ribadito la disponibilità dei medici a fare anche il futuro la loro parte per potenziare il sistema sanitario altoatesino. Tra i temi centrali del suo triennio di presidenza ha citato il coinvolgimento nell'assistenza sanitaria pubblica e la nuova impostazione nella formazione dei medici specialisti. La Ripartizione provinciale sanità e l'Ordine professionale vogliono impegnarsi assieme per consentire ai giovani medici di potersi nuovamente formare in Alto Adige e anche a tale scopo Stocker e Oberrauch hanno concordato incontri a cadenza regolare. «Vogliamo che l’Ordine - aveva detto Oberrauch dopo l’elezione - sia la casa dei medici, il punto, il luogo d’incontro di tutti i colleghi oltre che il fulcro dell’attività istituzionale. La nostra sede dovrà essere laboratorio tematico dove si affronteranno insieme le problematiche della sanità, dove cercare il dialogo. E dovrà essere organo indipendente da richieste esterne».













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