Foto pedofile: arrestato pensionato

Maxi-operazione della polizia postale: «Abbiamo trovato nel suo pc più di 100 mila scatti pornografici con bambini»


di Susanna Petrone


BOLZANO. Ha 64 anni e nel suo computer gli agenti della polizia postale hanno trovato oltre 100 mila fotografie che ritraevano bambini piccoli nudi, e centinaia di video. Il pensionato bolzanino, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di materiale pedo-pornografico.

È durata due anni, ma alla fine la maxi-operazione, denominata “Strike”, condotta dagli agenti della polizia postale di Catania, ha dato i suoi frutti. Ieri mattina i colleghi bolzanini hanno eseguito una perquisizione domiciliare a casa del pensionato, che è stato arresto.

Ma non è il solo: altre sette persone sono finite in manette a Siracusa, Napoli, tre a Firenze, Massa Carrara e Modena. Un rete di pedofili attiva in tutta Italia grazie al web. Complessivamente sono 109 gli utenti denunciati, ritenuti responsabili di divulgazione e detenzione di immagini di pornografia minorile. «Diversi dei soggetti attualmente indagati sono recidivi», spiega l’ispettore capo Ivo Plotegher, della polizia postale di Bolzano. La complessa indagine, avviata nel 2010, ha visto convergere in un’unica operazione di polizia due diverse attività di contrasto del fenomeno illecito in cui preziosa è stata la collaborazione dell’Interpol.

E’ stato individuato un sito web in Germania che diffondeva immagini di pedopornografia, e sono stati identificati gli utenti italiani che avevano scaricato foto di pornografia minorile da quel sito; sito web che in meno di due mesi aveva avuto oltre 44 mila accessi da ogni parte del mondo nella sezione nominata Teen group contenente centinaia di immagini di bambini coinvolti in atti sessuali.

Quasi contemporaneamente, per alcuni mesi, unitamente ai colleghi tedeschi, sono state seguite le tracce telematiche di utenti che sulla rete eDonkey2000 divulgavano video dal contenuto pedo-pornografico.

La successiva e complessa analisi dei dati informatici, condivisi dalla polizia postale con i colleghi tedeschi, ha consentito di identificare i 109 indagati italiani e gli otto arrestati. Ma migliaia sono stati gli utenti, residenti in vari Paesi del mondo, sospettati di avere divulgato o, comunque, acquisito video di pornografia minorile.

«I video pedopornografici, alcuni dei quali di quasi trenta minuti, ritraevano bambini costretti ad atti sessuali, anche con adulti. In moltissimi casi i soggetti minori erano in età preadolescenziale», spiegano gli agenti di Catania.

Tutti gli arrestati detenevano e, in alcuni casi, divulgavano ingenti quantità di video di pornografia minorile.

Adesso è stata avviata l’attività di approfondimento tecnico-investigativo finalizzato a verificare se nelle immagini siano coinvolti anche bambini italiani.

Le province interessate dall’operazione sono almeno una trentina in tutto loStivale.

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