BOLZANO. Fraccaro choc: il cantiere del Tunnel del Brennero va bloccato. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento (M5S) era in piazza Magnago ieri pomeriggio, quando ha pronunciato la frase che in pochi minuti ha fatto il giro d’Italia, con interrogazione urgente dei senatori della Svp. «Siamo alle comiche?», la prima reazione del presidente provinciale Arno Kompatscher. Sempre da Bolzano ha preso le distanze il vice premier Matteo Salvini (Lega): «Se comincio a fare un buco in una montagna, preferisco finirlo piuttosto di lasciarlo a metà». Riccardo Fraccaro non era venuto a Bolzano con questo annuncio. Davanti a Palazzo Widmann ha incontrato una delegazione di lavoratori della ex Solland. Poi, chiudendo la campagna elettorale con i candidati del M5S, ha toccato il tema della società in house cui lo Stato affiderà la gestione dell’Autobrennero. Proprio oggi la giunta regionale costituirà la società «BrennerCorridor», interamente pubblica. Fraccaro ha detto: «Stiamo lavorando per la gestione in house della A22, con controllo anche nazionale, come chiede l’Ue». Poi la presa di posizione: «Gli utili finanzino in primis il trasporto pubblico locale, poi se resta qualcosa anche il Bbt». Incalzato sul tema, Fraccaro ha aggiunto: «Ci raccontano da troppi anni che il Bbt serve per spostare il traffico merci dalla gomma alla rotaia, ma non possiamo aspettare 20, 30 anni per pulire l’aria». E ancora: «I costi dell'opera sono superiori ai suoi benefici». Il cantiere è già aperto, cosa si deve fare? «I lavori del Tunnel del Brennero vanno bloccati», è stata la risposta di Fraccaro. Salvini ha smentito così Fraccaro: « È evidente che i benefici in questo caso sono superiori ai costi». In serata una nota del sottosegretario alle Infrastrutture Michele dell’Orco: «Sul Tav del Brennero l’analisi costi-benefici esiste già ed è anche stata sottoposta a valutazione indipendente da parte del Politecnico di Milano. Il risultato dello studio dimostra che l’opera è insostenibile sul piano socio-economico e ingiustificabile alla luce delle alternative esistenti». E ancora, sempre dell’Orco: «Per non parlare dello studio Public Health pagato con i soldi pubblici che dimostra scientificamente l’inutilità del progetto e che il Pd ha tenuto secretato per 8 anni». Il presidente Arno Kompatscher si riprende dallo stupore ed elenca: «Il ministro Fraccaro sa di cosa parla? Tutti gli appalti sono finanziati e assegnati. Si lavora già. Secondo il ministro Toninelli il Bbt è già attivo, per Fraccaro è ancora solo una idea... Curiosa anche la motivazione ambientale portata: il Bbt nasce proprio per liberare le valli dai Tir e mettere i treni nel tunnel». Il finanziamento del Bbt attraverso gli utili della A22, ricorda poi Kompatscher, fa parte del programma di investimenti collegati all’affidamento di gestione ed è previsto da una legge. Daniel Alfreider è infuriato: «Appalti già assegnati, novanta chilometri scavati: di cosa parla Fraccaro? Quando finirà questa commedia? In giugno il ministro Toninelli ha firmato un memorandum con Austria e Germania per confermare il carattere strategico dell'opera. Non esiste opera più economica in Italia: finanziamento 30% Austria, 40% Europa e solo il 30% Italia. E non aspetteremo 30 anni. La conclusione del Bbt è prevista intorno al 2027». Incredulo Herbert Dorfmann (Svp), l’europarlamentare che segue il progetto da Bruxelles: «Diventa sempre più assurdo. Il ministro Riccardo Fraccaro vuole fermare la costruzione del tunnel di base del Brennero, che il suo collega ministro e compagno di partito ha dichiarato due settimane fa grandioso e già percorribile». Così la capogruppo alla Camera Renate Gebhard: «Irresponsabili e folli le parole del ministro Fraccaro». L’ex ministro Graziano Delrio (Pd): «Il blocco comporterebbe gravi penali allo Stato italiano, oltre che la perdita dei finanziamenti europei già erogati. È una follia fermare lo sviluppo della logistica in Italia». Duri anche Alessandro Huber e Maria Elena Boschi (Pd): «Un’altra opera strategica che verrebbe bloccata. Vergogna». Da Roma Maurizio Gasparri (Forza Italia) infierisce: «Nemmeno Crozza...». Fraccaro ha confermato la preparazione di un disegno di legge sulle concentrazioni editoriali.

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