Frana, nel mirino c’è la valvola

Perca, la Procura disporrà una perizia per verificare le cause della rottura della condotta Hydros


di Mario Bertoldi


BOLZANO/PERCA. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo con l’ipotesi del disastro colposo. Un atto dovuto in attesa di verificare l’eventuale individuazione di responsabilità colpose specifiche per quella che avrebbe potuto essere una nuova tragedia del tutto simile a quanto avvenuto tre anni fa in val Venosta.

Il sostituto procuratore Lorenzo Puccetti per il momento non si sbilancia. L’apertura di un fascicolo è un fatto automatico visto quanto avvenuto nella mattina di sabato nei pressi di Perca ma sarà il procuratore, nelle prossime ore, a decidere quale svolta imprimere all’inchiesta. Per il momento sul registro degli indagati non è stato annotato alcun nome, ma è probabile che sia solo questione di ore o di giorni. Quanto è avvenuto ben difficilmente potrà essere addebitato al caso o alla sfortuna,

E’ molto probabile , inoltre, che ancora una volta saranno i tecnici a dover offrire una serie di indicazioni preziose per capire cosa effettivamente sia avvenuto. Ovviamente l’attenzione è rivolta soprattutto alla perdita di acqua dalla condotta ad alta pressione della centrale idroelettrica della Hydros. E’ stata proprio la rilevante perdita d’acqua a provocare il mezzo disastro, esattamente come nella sciagura della val Venosta. In questo caso, però, il macchinista del convoglio sul quale erano in viaggio una cinquantina di persone, ha avuto il tempo di azionare i freni di emergenza e di bloccare in tempo il treno.

Rispetto alla tragedia della val Venosta, la fortuna ha voluto che al momento dello smottamento non vi fosse in transito alcun convoglio proprio nel punto della frana di fango, terra e arbusti.

La gravità di quanto è avvenuto, sul fronte della sicurezza dei trasporti, è comunque sotto gli occhi di tutti. Proprio per questo la magistratura ha deciso di procedere con una serie di accertamenti tecnici nell’ipotesi di accusa di disastro colposo.

La rottura della valvola che ha provocato per circa mezz’ora la fuoriuscita di 250 litri di acqua al secondo potrebbe essere dimostrazione - secondo la Procura - di un sistema privo di un’adeguata sicurezza. Si tratta, lo ricordiamo, della condotta forzata che dal bacino artificiale di Valdaora porta l’acqua alla centrale Sel Hydros di Perca.

Proprio per questo la Procura affiderà entro pochi giorni una perizia tecnica ad un super esperto per capire in primo luogo che cosa effettivamente sia accaduto ed in secondo luogo se la condotta dell’impianto idroelettrico sia adeguatamente sicura posto che il fronte della montagna corre la linea ferrata. Un livello di sicurezza che sarà messo in relazione anche alla capacità del sistema di fornire un adeguato allarme (che sabato non c’è stato) in caso di emergenze tecniche.

Il servizio ferroviario è stato ripristinato nella mattinata di ieri dopo il responso dei geologi che hanno considerato sufficientemente consolidata la tenuta del terreno anche grazie all’assenza di precipitazioni nelle ultime 48 ore.

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