Fratelli d’Italia, c’è anche Urzì
Ma «Alto Adige nel cuore» resta, Forest nominato portavoce
BOLZANO. Adesso c’è l’ufficialità, Alessandro Urzì ha aderito a Fratelli d’Italia. Il nome del movimento di destra entrerà così all’interno del consiglio regionale. In consiglio provinciale Urzì resterà invece come Alto Adige nel cuore. Il doppio campo di gioco di Urzì, locale e nazionale, è stato annunciato ieri mattina, insieme alla nomina di Alessandro Forest come portavoce di Alto Adige nel cuore. L’ingresso di Urzì nel partito di Giorgia Meloni arriva in tempo per partecipare domani al congresso provinciale e al congresso nazionale di Trieste come delegato, insieme a Marco Galateo (commissario del partito), Manuel Perseghin, Kevin Morghen, Alessandro Fattor, Cristina Barchetti, Mario Di Berardino, Federica Pizzaia e Alberto Sigismondi (dimissionario, che risulta ancora iscritto, come Giorgio Holzmann). L’ingresso in Fratelli d’Italia consentirà, dice Urzì, «di portare la nostra voce a Roma. Sono il partito che ha dimostrato più interesse per la nostra realtà, a partire da una vera opposizione alla legge elettorale che non consentirà più deputati altoatesini non graditi dalla Svp». Galateo ha chiesto a Urzì di diventare coordinatore regionale. Alto Adige nel cuore resterà invece una realtà territoriale aperta a persone di diverse provenienze, dall’area liberal a «Idea» di Gaetano Quagliariello, hanno sottolineato Forest, Diego Salvadori e Tritan Myftiu. Se altri entreranno in Fratelli d’Italia «sarà a titolo personale». Quanto alle alleanze, con un nome o l’altro, l’obiettivo è «arrivare alle elezioni con un patto tra tutto il centrodestra». Galateo prova a riannodare i fili anche con Michaela Biancofiore (Forza Italia), dopo lo strappo di Bronzolo. Alle elezioni politiche Fratelli d’Italia correrà con il proprio simbolo nel listino proporzionale, mentre nei collegi serviranno, appunto, alleanze. Urzì probabile candidato. Gabriele Giovannetti si congratula con Forest per la nomina: «Il nostro progetto punta a valorizzare le peculiarità delle liste nazionali e civiche territoriali, che solo unite e con pari dignità possono rappresentare una proposta credibile, rispetto allo sfacelo della sinistra e all’impreparazione manifesta dei grillini». (fr.g.)