Freddo, dopo 4 anni si pattina a Caldaro

Il lago finalmente gelato. Temperature polari in tutta la provincia: in Val Senales -25. Marcato il pericolo valanghe



BOLZANO. A Monticolo, qualcuno che ci provava ieri pomeriggio c’era ben, ma a suo rischio e pericolo, e soltanto sulle ali del lago.Se le temperature proseguiranno a starsene così basse, però, finalmente si potrà pattinare sul ghiaccio anche qui. Come non accadeva da diversi anni.

Grazie al freddo polare di questi giorni gli appassionati del pattinaggio sul ghiaccio sono invece già tornati, anche in questo caso dopo lunga assenza, sul lago di Caldaro. Lo specchio, una volta mecca obbligata per i pattinatori, da ormai quattro anni non gelava più. Ora, con l’arrivo dell’aria polare della Befana, le condizioni sono decisamente cambiate. Una buona notizia anche per chi sale le cascate ghiacciate.

In tante zone dell'Alto Adige le temperature nella giornata di ieri non hanno superato gli zero gradi. A Brunico la massima è stata di -4, a Dobbiaco di -7 e a Predoi in valle Aurina addirittura di -12 gradi, che con l'effetto wind chill provocato dal vento con raffiche a oltre 50 km/h vengono percepiti dal corpo umano come -24 gradi. In Val Senales il record: -25. Questa notte - annunciava ieri pomeriggio il servizio meteorologico della Provincia autonoma di Bolzano - sarà con tutta probabilità la più fredda dell'inverno, con le minime anche sotto i -15 gradi.

Oggi correnti settentrionali faranno affluire sull’Alto Adige masse d'aria di origine polare. Inizialmente ci sarà tempo molto soleggiato con cielo sereno. Nel pomeriggio è previsto un aumento della nuvolosità da nord. Sarà ventoso, soprattutto a nord. Le temperature staranno nettamente sotto lo zero in mattinata, con valori massimi da -4° a +6°, a seconda del föhn.

Domenica ci saranno delle nevicate a nord mentre a sud il sole sarà più presente. Le temperature saranno in lenta ripresa. All’inizio della prossima settimana si verificherà un’alternanza fra sole e nubi.

Lungo la cresta di confine il pericolo valanghe è marcato grado 3. Il pericolo principale è rappresentato dai nuovi accumuli eolici, delicati anche per il perdurare del freddo, che, specie lungo la cresta di confine, dove nel corso della giornata la visibilità andrà peggiorando, non sono più facilmente riconoscibili e possono essere staccati già con debole sovraccarico. Singolarmente sono possibili anche distacchi spontanei. Specie sulle esposizioni nord e i ghiacciai ripidi la stratificazione del vecchio manto è sfavorevole e una eventuale valanga può nel suo percorso staccare anche parte di questo. Le possibilità di escursioni sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale. Più verso sud il pericolo diminuisce, gli accumuli eolici freschi sono meno frequenti e più piccoli, ma non vanno comunque sottovalutati. Oltre al pericolo di seppellimento, occorre fare attenzione anche al pericolo di trascinamento e caduta. L’affidabilità della previsione? È dell’ 80%. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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