“Fuitina” d’amore, coppia fermata
Entrambi hanno sedici anni. Lui vive a Foggia, lei a Bolzano. Volevano scappare
BOLZANO. Si sono conosciuti due anni fa su internet. Poi è scoppiato l’amore, come può scoppiare solo tra due adolescenti. Lui vive a Foggia e studia in un convitto a Bari. Lei, invece, è di Bolzano. Come fare?
Lui decide di falsificare la firma dei genitori e si allontana dalla scuola per raggiungere la sua amata in Alto Adige. Viene ospitato dai genitori di lei, che però non sanno nulla della fuga del sedicenne. Poi, martedì, arriva il momento della partenza. La ragazzina - anche lei sedicenne - dice alla madre che accompagnerà il suo fidanzatino in stazione. Ma la donna capisce che c’è qualcosa che non quadra: sono spariti alcuni indumenti della figlia.
La madre avvisa immediatamente gli agenti della polizia ferroviaria, coordinati da Vincenzo Tommaseo. I poliziotti iniziano con le ricerche. A mezzogiorno salgono su un treno diretto a Bologna e trovano la giovane coppietta. Gli adolescenti sono abbracciati. Scoppiano a piangere quando vedono gli agenti.
Entrambi vengono fatti scendere dal treno. Arrivano i genitori di lei. La ragazzina, però, si rifiuta di tornare a casa. Non vuole abbandonare il suo grande amore. Dice che senza di lui non può vivere. Volente o nolente, però, viene affidata ai genitori. I poliziotti della Polfer avvisano dunque anche i genitori del ragazzino. Scoprono che non sapevano nulla della “fuitina” d’amore del figlio. Loro vivono a Foggia, mentre il minorenne studia a Bari, dove vive presso un convitto. Il giovane confessa tutto. Dice di aver falsificato la firma dei genitori, per potersi allontanare senza destare sospetto. Si è finto malato per alcuni giorni, per poter abbracciare la sua amata fidanzata di Bolzano. Viene fatto salire su un treno diretto a Bologna e consegnato al capotreno. Arrivato nella città romagnola, viene scortato dagli agenti della Polfer al treno che lo ha portato diritto a Foggia, a casa sua.
©RIPRODUZIONE RISERVATA