Funerali di Berloffa, inno alla pacifica convivenza



BOLZANO. Si sono svolti a Bolzano i funerali di Alcide Berloffa, morto nei giorni scorsi all'età di 88 anni. Ex esponente della Dc era considerato il «padre italiano» dell'autonomia altoatesina, avendo partecipato alle trattative che portarono al Pacchetto di norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione e delle Province autonome. Alle esequie erano presenti tra gli altri il governatore altoatesino Luis Durnwalder e il suo collega trentino Lorenzo Dellai. Erano presenti, ancora, il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, il segretario Svp Richard Theiner ed esponenti politici di tutta la regione. Il ruolo storico e politico avuto da Berloffa, negli anni difficili delle trattative per lo Statuto di autonomia, è stato ricordato in Duomo dal figlio Paolo. Poi al cimitero, prima della sepoltura, l'impegno profuso a favore dei tre gruppi è stato ricordato dal presidente della Provincia di Bolzano Durnwalder, dal presidente della Provincia di Trento Dellai, dal sindaco Spagnolli, dall'ex assessore Bolognini e dall'ambasciatore austriaco Steiner.

Tutti hanno parlato del lavoro difficile svolto dall'esponente della Democrazia cristiana. Della solitudine in cui si è trovato spesso ad operare. Ma lui, uomo tenace e determinato, aveva chiaro l'obiettivo, ovvero la costruzione di un sistema in cui italiani, tedeschi e ladini potessero vivere assieme pacificamente.













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