Funicolare per Scena, tre sindaci uniti per ridurre il traffico
Rösch, Kröll e Ratschiller: «L’impianto a fune è attraente Per realizzarlo serve la collaborazione pubblico-privato»
MERANO. La lista dei mega progetti viabilistici destinati a modificare le abitudini di spostamento e di mobilità dei cittadini di Merano sono destinate a non finire. Dieci anni fa l'obiettivo era realizzare un maxi progetto per collegare la Val Passiria alla superstrada Mebo utilizzando il percorso più lungo possibile, quello con partenza da Lagundo, anziché sfruttare la circonvallazione est per Scena, troppo insidiosa per il quartiere "bene" di Maia Alta.
Adesso, trovati i soldi provinciali e lanciato il bando di gara per il secondo lotto della circonvallazione, si punta alla funicolare. Un secondo tunnel dentro Monte Benedetto da affiancare a quello stradale e al rifugio antiaereo che sbocca in via Galilei, il tutto per evitare che i turisti ospiti di Scena e Tirolo scendano in auto a Merano, continuando a intasarla di smog. Ma la circonvallazione non doveva servire proprio a questo? O meglio non era meglio pensare a un collegamento tipo funicolare (come sostenevano l'ingegner Walter Bernard e Nicola Morandini dieci anni fa) al posto della circonvallazione? Ma no, meglio averli tutti e due, conditi anche dal garage in caverna.
E anche questa volta, come lo è stato per la circonvallazione nord-ovest, non saranno i meranesi a decidere se l'investimento sia opportuno o meno, bensì il Burgraviato, che decide il bello e il cattivo tempo della viabilità dentro la conca meranese in nome della sostenibilità della vita dei meranesi.
Il progetto Bernard-Morandini bocciato anni fa nel nome della circonvallazione, ora dopo la "riverniciatura" comprensoriale, è diventato lo studio proposto dal team di esperti svizzeri guidati dall'ingegner Hüsler e va appoggiato a tutti i costi. L'altro giorno per ribadire l'importanza del trenino a fune in galleria sotto Monte Benedetto e poi all'aperto ad attraversare la vallata del Passirio fino ad arrivare a Scena, si sono ritrovati i sindaci di Scena, Merano e Tirolo.
Alois Kröll e Paul Rösch si conoscono bene, il primo è sindaco di Scena e presidente del Burgraviato, il secondo è sindaco di Merano ma anche referente del Burgraviato. E poi c'è Erich Ratschiller, primo cittadino di Tirolo, che nel progetto funicolare è coinvolto solo di striscio, visto che la "sua" fermata si limiterà alla zona produttiva di fronte a Lazago. Da lì dovranno essere gli autobus, sì ancora loro, a trasportare in paese i turisti in arrivo e con destinazione Merano.
C'è da chiedersi tra dieci anni se la zona verde ricreativa di Lazago esisterà ancora, o se così potrà ancora essere definita, visto che sarà circondata da zona produttiva, sbocco con rotatoria della circonvallazione nord-ovest e parcheggio con stazione di mezzavia della funicolare.
La funicolare, afferma convinto il trio, non di tenori, ma di sindaci, «rappresenta un valido mezzo di trasporto per collegare Scena, Merano e Tirolo riducendo il traffico veicolare«. Peccato che nessuno di loro disponga dei fondi necessari per costruire la funicolare e anche in questo caso, come per il garage in caverna, si spera nella benevolenza del privato.«Se vogliamo mantenere a Merano un'alta qualità di vita - ha detto Paul Rösch - dobbiamo necessariamente ridurre il traffico e se saremo in grado di offrire un mezzo di trasporto pubblico così suggestivo come la funicolare, la gente rinuncerà volentieri a usare la propria auto».
Per Alois Kröll la funicolare è un mezzo attraente. «Una funicolare è una soluzione attraente sia per gli ospiti che per i residenti e rappresenta una soluzione ecologica e sostenibile per promuovere il trasporto delle persone», evidenzia il primo cittadino di Scena e presidente della giunta del Burgraviato.
Secondo Erich Ratschiller infine funicolare e seggiovia Merano-Tirolo «apriranno interessanti prospettive per il futuro sviluppo urbanistico delle aree adiacenti alla zona artigianale di Tirolo». Per finanziare e realizzare l'opera i tre Comuni mirano a un'operazione di PPP (public-private partnership), ovvero a una forma di collaborazione fra ente pubblico e mondo delle imprese private. Lo studio di fattibilità per la costruzione della funicolare Merano-Tirolo-Scena è stato elaborato dall'ingegner Willi Hüsler su commissione della Comunità comprensoriale del Burgraviato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA