Funzionario delle poste intascava i soldi della corrispondenza, condannato
All’uomo, che nel frattempo ha lasciato Poste Italiane, inflitti 2 anni per peculato; avrebbe trattenuto 38.000 euro
BOLZANO. Avrebbe sottratto alle Poste di cui era dipendente circa 38 mila euro nell’arco di alcuni anni riuscendo ad incassare parte delle somme pagate dagli utenti per la spedizione della corrispondenza.
Un funzionario bolzanino sessantenne, ora non più dipendente dell’amministrazione postale, ha rimediato una condanna con rito abbreviato a due anni di reclusione per peculato, con sospensione condizionale della pena.
I fatti fanno riferimento ad un periodo di tre anni e mezzo, dal 2011 al 2014 compreso. L’imputato, che lavorava alla filiale 5 delle Poste a Bolzano, non era un addetto allo sportello ma controllava la spedizione di grossi quantitativi di posta di aziende convenzionate che solitamente non passano attraverso i normali sportelli dedicati all’utenza.
L'uomo era riuscito a duplicare perfettamente il timbro di affrancatura delle lettere utilizzando la matrice inserita in un apparecchio in disuso. Fu proprio l’individuazione del codice di identificazione della timbratrice a permettere all’amministrazione postale di risalire al raggiro e a quantificare il presunto danno. A carico dell’imputato è in atto un sequestro conservativo di denaro che si converte in pignoramento quando la sentenza diventerà definitiva.