Furti a raffica, caccia ai ladri acrobati

Dieci colpi in appartamento in 4 giorni: tre in via Zara, sono arrivati fino al terzo piano. È la stessa banda di Laives


di Alan Conti


BOLZANO. Una raffica di furti in appartamento: tutti con la stessa modalità e con le stesse caratteristiche. Colpiti alloggi a grappolo, molto vicini a gruppi di due o tre, mai di notte e sempre nelle ore buie del tardo pomeriggio. Bande piccole, forse addirittura solo due persone, particolarmente atletiche, con il preciso intento di essere rapidi arraffando quello che si porta via velocemente: gioielli e banconote. La zona rastrellata dalla probabile coppia di ladri acrobati è quella di via Zara e viale Venezia, rione San Quirino. Martedì pomeriggio le volanti della polizia hanno bloccato la strada intorno alle 18 per un triplice colpo. I ladri - che potrebbero essere stati riprese dalle telecamere di sorveglianza della Legione Carabinieri - si sono arrampicati al terzo piano di una palazzina sfruttando le tettoie di alcuni garage e arrampicandosi, con una certa agilità, lungo alcune traversine che corrono verticali lungo la palazzina. Arrivati all'appartamento di Claudio Cantisani hanno sfondato il vetro esterno del balcone fino ad ottenerne un foro da cui hanno sollevato la maniglia per entrare. «Hanno rovistato dappertutto, ma non hanno trovato niente da portare via. Alla fine non mi è mancato nulla, non fosse per il vetro rotto e quella brutta sensazione che lascia addosso un'esperienza del genere». Subito dopo, non paghi, sono saliti di un piano e hanno polverizzato la porta finestra del balcone dell'appartamento di Irene Chiti. «Sono riusciti a colpire con violenza fino a sfondare ben tre strati di vetro vicino al pomello – spiega il compagno – e guadagnarsi l'ingresso. Hanno messo a soqquadro tutto e hanno portato via gli ori e il contante che hanno trovato. Ancora è difficile quantificare l'ammanco perchè stiamo ultimando la denuncia». Una volta terminata la visita i delinquenti sono rapidamente scesi, sempre dalle traversine, per dedicarsi a un'altra veloce arrampicata sul vicino muretto per raggiungere il primo piano della palazzina bianca che si affaccia su viale Venezia dove abita la conosciuta famiglia Forcato. Vittima della visita dei ladri è Elena Forcato e anche qui siamo al solito furto di piccoli preziosi. Colpo anche in via Gaismair dove ieri, in pausa pranzo, i ladri hanno divelto la porta per entrare in casa e portare via alcuni oggetti. A tutto questo va aggiunto un probabilissimo tentativo di furto segnalato dalla pagina Facebook “Riprendiamoci Bolzano” con un manico di scopa incastrato sotto una tapparella di un’abitazione di Bronzolo e un altro tentativo a una porta del civico 74 di via Milano a Bolzano.

Sabato pomeriggio, tra le 17 e le 20 era successa la stessa cosa a Laives in via Sottomonte con 4 alloggi visitati dai malviventi (due ripuliti per un bottino totale di 5.000 euro) entrati dai basculanti aperti di una finestra o dalle tapparelle. Su questo caso indagano i carabinieri di Laives.

Ora, però, si scopre che poche ore dopo un identico colpo è stato messo a segno in Trentino, nella zona Rotaliana e a Mezzocorona.

A raccontarlo è Tamara Tonioni, dipendente di un'azienda altoatesina. «Le modalità sono le stesse: entrano dalle finestre forzandole con un piede di porco o un grosso cacciavite. A me hanno ribaltato la camera da letto svuotando gli armadi alla ricerca di oro giallo e di euro. Personalmente mi hanno rubato un paio di orecchini, un ciondolo di poco valore e una saponetta. I soldi non li hanno visti, anche se il vero danno sono i 1300 euro della finestra». Le altre due infrazioni sono state in una via parallela e in un caseggiato non lontano.

Proprio a Mezzocorona, oltretutto, sembra che i ladri siano entrati nella scuola primaria dove hanno anche allestito un bivacco. Le vittime si sono accorti dei colpi tra sabato e domenica pomeriggio. Anche qui indagini in mano all'Arma.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità