Furti al cimitero anche ad «Ognissanti»

Il Comune: «Segnalazioni da più parti». Una famiglia esasperata: «Non rubare sulla tomba di mio figlio, c’è la telecamera»


di Alan Conti


BOLZANO. Non c'è pace nemmeno per le tombe. Anche nei giorni di massimo afflusso di persone, come per la ricorrenza di Ognissanti, al cimitero di Oltrisarco ha fatto capolino un cartello piuttosto esplicito affisso direttamente dalla ripartizione servizi comunali per la comunità locale.

«In diverse zone del cimitero – scrive l'amministrazione – sono stati segnalati furti alle tombe. Si informa che il servizio cimiteriale ha intensificato i controlli. Si ricorda che il furto è un reato perseguibile per legge». E, come accaduto in passato, a sparire sono tanto i fiori quanto i portacandele, ma anche piante, stuatuette più e meno preziose e soprattutto oggetti che per molte famiglie hanno un particolare valore affettivo.

L'avviso esposto nelle scorse ore dal Comnune è piuttosto chiaro e nel giro di pochissimo tempo ha trovato spazio anche sul web grazie ad un post su Facebook del consigliere comunale uscente Marco Caruso. «Nemmeno più il rispetto per il cimitero», il suo commento amaro, subito seguito da diverse testimonianze di bolzanini arrabbiatissimi che confermano una certa predisposizione ai furti tra lapidi e lumini.

«A me sono sparite piante, fiori, statuette – scrive una bolzanina - e persino un lavoretto fatto da mio figlio per il nonno. Ho segnalato il fatto sia allo sportello dei cittadino sia al servizio cimiteriale ma non è mai stato fatto nulla». Uno dei casi più eclatanti è probabilmente quello dei familiari di Mirko, un ragazzo morto nei mesi scorsi. Nei giorni scorsi i genitori, comprensibilmente esasperati, hanno sistemato sulla lapide un cartello ancora più chiaro che invita i ladruncoli di turno a stare alla larga. «Stai attento. Non rubare le cose di mio figlio. Ti vedo, perché c’è la telecamera».

Questo, peraltro, è solamente un caso limite, ma che testimonia con grande chiarezza lo stato d’animo di molte persone che vengono colpite - con questi furti - più dal punto di vista affettivo che economico.

Adesso, però, come promesso dal Comune, dovrebbero aumentare i controlli, anche se il cartello sembra essere più preventivo che punitivo: difficile monitorare costantemente ogni singolo movimento in un'area così grande, nella quale si può agire spesso indisturbati. C'è persino chi si lamenta della sparizione di alcuni giocattoli per bambini.

«È uno dei reati più squallidi che si possano compiere – aggiunge un'altra cittadina – perché oltre al danno comporta un dolore in più che si può tranquillamente risparmiare. Su alcune cose bisognerebbe avere il massimo del rispetto e soprattutto un pizzico di buonsenso».

Di sicuro, almeno nella prima settimana di novembre, le visite - anche della polizia municipale - saranno più frequenti.

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