Furti in serie, bottino di migliaia di euro

Prese di mira abitazioni isolate e complessi sportivi a Castelrotto: tra le vittime Norbert Rier dei Kastleruther Spatzen


di Alan Conti


CASTELROTTO. Nove tentativi di furto di cui cinque andati a segno in due notti con un bottino di migliaia di euro in contanti e una macchina rubata ma abbandonata poco dopo lungo la via di fuga. I numeri di quanto accaduto tra domenica e martedì a Castelrotto raccontano di una serie di colpi studiati a tavolino, da parte di una banda di malviventi specializzata in furti in abitazioni. Scelte con cura, in larga parte isolate e quasi esclusivamente nelle ore notturne.

Le prime segnalazioni risalgono a domenica notte nella frazione di Telfen, un fazzoletto di impianti sportivi e aziende artigianali. I ladri individuano come primo obiettivo il bar interno che si affaccia sul lido e, proprio dal lato della piscina, tentano prima di forzare la porta-finestra con scarso successo e poi si infilano direttamente da una finestra forzandone i cardini. Una volta all’interno decidono di considerare solamente la cassa: niente ricerca di oggetti di valore nè cassetti a soqquadro. Il bottino è di quasi mille euro in contanti. Poco dopo tentano altri due colpi all’interno delle aziende limitrofe, ma non raccolgono granchè. «Ormai siamo abituati - racconta sconsolata la titolare Ulli Perathoner - perchè quasi ogni estate ci fanno visita i ladri. Di solito capitava a giugno, questa volta siamo arrivati a luglio. Abbiamo rinunciato persino all’assicurazione perchè ogni volta c’è qualche inghippo per cui ci costa più il premio del risarcimento. I ladri, comunque, sapevano come agire e dove entrare. Avevano studiato la zona. Stupisce, semmai, la serialità dei colpi».

La notte successiva la banda decide di passare nella frazione di Sant’Osvaldo e prova a entrare in sei case. In due ci riesce e non sono abitazioni qualsiasi. La prima, infatti, è di proprietà di Norbert Rier, storico componente del gruppo musicale altoatesino dei «Kastelruther Spatzen». A raccontare i fatti è direttamente la figlia Anna. «Hanno forzato la maniglia e si sono infilati in casa di notte mentre dormivamo. Hanno arraffato le borse dei miei genitori e sono corsi nella stalla. Qui le hanno aperte portando via 150 euro dal portafoglio di mio papà, 100 da quello di mia mamma e 30 dal mio. Hanno trovato anche le chiavi della mia Mercedes Classe A e sono scappati con quella. L’auto è stata poi ritrovata alla fine di Sant’Osvaldo: era di mio nonno e per me aveva un grosso valore affettivo». Il maso di casa Rier avrebbe anche un cane da guardia, Kaya, ma l’indole non è proprio aggressiva.

«Abbiamo delle stanze per gli ospiti, è giusto che sia tranquillo e coccolone» sorride Anna. I ladri hanno poi ultimato il giro con l’ultimo colpo all’interno del Gasthof St.Oswald dove si sono infilati nelle stanze degli ospiti da una finestra, ma sono riusciti ad agguantare solo un portafoglio.

La riflessione finale è del sindaco di Castelrotto Andreas Colli: «Siamo preoccupati da una serie così ravvicinata di colpi. Sappiamo che d’estate possono aumentare, ma così tanti in due notti sono francamente troppi».

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