BOLZANO. Marco Galateo dice addio a Forza Italia. Il coordinatore provinciale venerdì sera è arrivato alla riunione del coordinamento del partito annunciando le sue dimissioni dall’incarico e l’uscita da Forza Italia. Una decisione, spiega, provocata dal suo dissenso verso la linea nazionale del partito, «a seguito dell'elezione del presidente della Repubblica e del ruolo che Forza Italia ha avuto nella stessa». Galateo ha spiegato i motivi di delusione per il metodo («mancanza di un candidato proprio») e la persona («Mattarella era ministro della Difesa durante la guerra nei Balcani, in cui furono tardive le disposizioni ai militari per l'esposizione all'uranio impoverito»). L’elezione di Mattarella, sottolinea Galateo, è stata solo l’ultima goccia, che si aggiunge al dissenso verso il disegno di legge elettorale, «che impedirà alle opposizioni del Trentino Alto Adige di essere rappresentate in parlamento senza essere cooptate da Svp-Patt», la virata sulle unioni civili, «dimenticando la posizione a sostegno della famiglia tradizionale naturale». Il coordinatore regionale Enrico Lillo, che definisce «inconsistenti» le motivazioni portate da Galateo, anticipa che nei prossimi giorni verrà nominato il coordinatore comunale e «commissarierò il coordinamento provinciale in attesa del congresso». Per Galateo si prospetta un approdo alla Lega di Salvini, cui da mesi riserva elogi. L’interessato non conferma, mentre anticipa che continuerà a lavorare alle elezioni comunali «per creare un fronte capace di vincere, con un candidato che sappia unire e rappresentare la voglia di cambiamento».

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