Gara ciclistica a Castelfeder. I Verdi: giù le mani dal biotopo
La portavoce Foppa: La "vecia Ferovia" è incompatibile con la delicatezza del sito
MONTAGNA. “La vecia ferovia – una gara che deve svolgersi fuori dal biotopo di Castelfeder!” Lo sostengono i Verdi altoatesini. Domenica, 4 agosto, si svolgerà anche quest’anno, tra la Bassa Atesina e la Val di Fiemme, la popolare gara ciclistica de „La vecia ferovia dela Val de’Fiemme – Mountain Bike Race“ che attirerà più di un migliaio di ciclisti e che costituisce ormai da anni un significativo evento sportivo per gli amanti della bicicletta in montagna.
A questo fatto positivo purtroppo quest’anno se ne aggiunge uno negativo e cioè che la gara transiterà, per la prima volta, attraverso il biotopo di Castelfeder, dove, proprio in questi mesi, è stata ultimata una nuova pista ciclabile. Una pista da sempre vista con sospetto dagli ambientalisti anche per la sua larghezza che a molti è parsa eccessiva e che ora rende possibile questo transito. Domenica quindi più di mille e trecento ciclisti attraverseranno il biotopo. Ovviamente dovranno sottostare alle numerose limitazioni che quel luogo comporta: niente moto o macchine al seguito, niente sorvoli aerei, nessun passaggio al di fuori del percorso, niente rifiuti gettati a terra.
«Ugualmente - così la portavoce verde Brigitte Foppa - pensiamo che l'impatto di mille e trecento ciclisti in gara tra di loro (la corsa, lo ricordiamo, è competitiva) su un biotopo naturale dal fragile e delicato equilibrio sia ugualmente inaccettabile». Prova ne sia il fatto che «nelle norme di attuazione al piano paesaggistico del Comune di Montagna, l'articolo 3 prevede, tra gli altri divieti espliciti per il biotopo di Castelfeder, quello di non " svolgere manifestazioni sportive"».
Né «può valere, come escamotage, il fatto che il tracciato della pista sia stato sottratto dal punto di vista urbanistico al biotopo: di fatto una manifestazione organizzata su un tracciato che passa nel biotopo è una manifestazione nel biotopo». Del resto «se pensiamo al biotopo come un luogo prezioso da sottrarre alla normale attività quotidiana e da preservare così com'è, capiamo come sia indispensabile che concetti come "gara", "competizione" e "manifestazione sportiva" restino fuori dai suoi confini». Per questo Foppa chiede che «il Comune di Montagna riconsideri le sue posizioni e che per gli anni a venire si torni al percorso degli altri anni e si lasci al biotopo di Castelfeder quella quiete che gli spetta».