Gardini: «La Lega starà con noi»

Il commissario di Forza Italia: «No alle primarie. Con Urzì e FdI torneremo alla guida della città»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Elisabetta Gardini, europarlamentare e neo commissario di Forza Italia, è arrivata al ristorante «Al Cavaliere» accompagnata da Enrico Lillo, che del partito non fa più parte (si era dimesso dopo gli attacchi di Berlusconi “ai militari che giocano a carte in caserma”). Ha promesso che la rivedremo spesso fino alle elezioni di maggio. «Vogliamo e possiamo vincere. La mia sfida? Presentarci con un solo candidato di centrodestra per tornare a governare la città».

Già, ma sono anni che le varie forze del centrodestra si fanno la guerra. Al punto da essere diventate poco credibili...

«Ho già iniziato i colloqui partendo da Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) e li proseguirò con gli altri potenziali alleati. Il clima è positivo. C’è voglia di costruire e farsi trovare pronti. Anche perché il Pd è quantomeno confuso...».

C’è chi ha ventilato perfino una «Grosse Koalition» con il Pd. Che dice?

«È una bufala, perché ci dividono tantissime cose. Il Pd si caratterizza per la grande apertura all’immigrazione, per l’alta tassazione e per una visione centralista dello Stato. Noi siamo proprio un’altra cosa. E, uniti, questa volta, possiamo vincere».

Oltre ad Urzì – con cui ha detto di essere in sintonia – è convinta di riuscire a convincere la Lega? Il Carroccio ha già cercato di imporre Vettori come candidato sindaco...

«La Lega è un nostro alleato naturale. Spesso è più veloce, noi siamo più riflessivi. Mi confronto spesso con Salvini e sono convinta che riusciremo a superare le diverse sensibilità su alcuni argomenti chiave».

Come le idee secessioniste del trentino Fugatti per l’Alto Adige?

«Dovremo cercare il nostro denominatore comune, che poi andrà inserito in un programma organico. Da veneta guardo molto di più ai vantaggi e alle peculiarità della vostra autonomia che non ai propositi secessionisti. Non sono all’ordine del giorno».

In questo progetto c’è spazio anche per Michaela Biancofiore?

«Certo, siamo amiche. Io sono qui per aggregare, non certo per dividere. E con Michaela ho diviso, anni fa, una stanza con un solo interruttore».

E chi spegneva la luce?

«Chi usciva dalla stanza...(ndr ride)».

Un’alleanza con la Svp è praticabile dopo l’esperienz a positiva a Laives?

«Lavoro regolarmente con Herbert Dorfmann in ambito europeo. E non credo sia poi così difficile parlarsi e trovare possibili convergenze».

L’idea di una lista civica di centrodestra senza simboli le piace?

«Dobbiamo ritrovare unità e compattezza, ma non rinunceremo ai nostri simboli».

Le piace l’idea primarie per scegliere il candidato sindaco del centrodestra?

«Poco. L’esperienza Marino dovrebbe aver insegnato qualcosa. Tocca ai partiti portare programma e candidati»

Quanto ci vorrà per individuare il candidato sindaco?

«Un mese. Poi saremo pronti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità