Giochi, il 90% è accessibile ai minorenni

Nevola: «È impressionante anche il numero di giocatori altoatesini che frequenta i casinò austriaci»



BOLZANO. L’attacco portato dall’associazione La Sentinella alla politica provinciale è pesantissimo. «In provincia di Bolzano - dice il presidente Nevola - oggi sono presenti centinaia di “bische” clandestine e vengono commessi migliaia di reati penali legati al gioco d’azzardo illegale, ma difficilmente punibili». Diversi pubblici esercizi e tabaccherie, sempre a detta di Nevola, «sono a tutti gli effetti delle bische clandestine, ossia luoghi in cui si gioca d’azzardo illegalmente. I gestori di queste attività commettono reati penali come il gioco d’azzardo, il riciclaggio di denaro eccetera». Il peggio è che la maggior parte dei giochi, sia legali che illegali, «sono accessibili ai minorenni, dato che sono presenti in pubblici esercizi, tabaccherie eccetera». È inoltre «impressionante il numero di giocatori altoatesini che si recano al casinò, probabilmente a quelli di Innsbruck e Seefeld». Altrettanto impressionante la disponibilità di gioco legale e illegale presente nella nostra priovincia».

È però necessario precisare che «le sale dedicate al gioco, ossia le sale bingo, le sale scommesse e le sale videolottery, sono le uniche attività in cui l’accesso è vietato ai minori, ossia alla categoria più debole».

Queste, «che sono le uniche dove non è presente il gioco illegale, riscontrano meno l’interesse dei giocatori, probabilmente perché l’offerta di gioco illegale è molto forte».

Secondo la legge in vigore queste attività dovranno chiudere entro il 31 dicembre.

«Cessando di esistere lasceranno quindi il campo libero soltanto all’offerta irregolare e illegale. Nuova linfa vitale per la criminalità organizzata».

In conclusione: «La Provincia di Bolzano non contrasta in alcun modo il gioco irregolare e illegale. Non contrasta per nulla il gioco presente nei locali accessibili ai minori. Non contrasta in alcun modo i Gratta e Vinci, il gioco giocato dalla maggioranza assoluta degli altoatesini». La Provincia, invece, secondo Nevola «contrasta solo ed esclusivamente il gioco meno giocato, quello nelle sale dedicate (sale bingo, sale scommesse, sale videolottery) che sono gli unici luoghi in cui l’accesso è vietato ai minori».

Le conseguenze? «Illegalità, deliquenza, giocatori minorenni, giocatori patologici in numero pari almeno al doppio della media nazionale. Proprio un bel risultato».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità