Gioco, 74 bolzanini in cura al Sert

In un anno cresciute del 76% le persone che hanno chiesto aiuto. Randi: e purtroppo la maggioranza resta nascosta


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Allarme gioco d’azzardo. In un anno sono quasi raddoppiati i bolzanini che si sono rivolti al Sert per uscire dalla dipendenza del gioco.

I dati sono stati chiesti dall’assessore alle Politiche sociali Mauro Randi, che si prepara a varare una campagna di prevenzione a 360 gradi, dai giovani agli anziani, «questi ultimi particolarmente esposti con le loro piccole pensioni».

Il Sert ha fornito al Comune i dati sugli utenti con problematiche legate alla dipendenza dal gioco.

A livello provinciale, il Sert aveva in cura 139 persone nel 2010, cresciute a 181 nel 2011 (più 30%).

Ancora più marcato l’incremento nel capoluogo. Nel 2010 erano 42 i giocatori bolzanini assistiti dal Sert. Ma nel 2011 la cifra è salita a 74 (più 76%). Una progressione che si teme verrà confermata quando saranno disponibili i dati definitivi del 2012.

La cifra viene ritenuta preoccupante da Randi.

«La statistica ci dice che 74 bolzanini l’anno scorso hanno pensato di avere toccato il fondo e sono riusciti a trovare dentro di sé la motivazione per chiedere aiuto al Sert. Già 74 è una cifra di una certa importanza, ma purtroppo sappiamo che molto più numerose sono le persone che giocano e pensano di riuscire a tenere sotto controllo la situazione. E ancora, il fenomeno diventa ancora più allarmante se prendiamo in considerazione che per ogni giocatore c’è un nucleo familiare che patisce le conseguenze della dipendenza. A questo punto i numeri fanno veramente impressione».

La diffusione del gioco in Alto Adige è stata confermata nell’audizione sul gioco d’azzardo organizzata in consiglio provinciale il 14 maggio: la stima per il 2012 è di una spesa di 310 milioni in tutta la provincia, pari a ipotetici 1300 euro per altoatesino.

Obiettivo prevenzione. Con questi dati Randi chiederà alle associazioni di prendere sul serio il problema: «Alla prossima riunione della consulta anziani proporrò che le associazioni legate alla terza età intraprendano una opera di sensibilizzazione. Le analisi sul gioco a Bolzano ci dicono che gli anziani sono particolarmente esposti al gioco: con le loro pensioni modeste sperano nel colpo di fortuna che porti loro un po’ di benessere, invece spesso entrano in un vortice che li impoverisce». Sull’altro fronte, i giovani. In autunno Comune e Forum prevenzione organizzeranno tre serate sul gioco, la dipendenza, il business collegato. Tra i relatori invitati, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso.

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