Gioco d’azzardo, sono 55 i malati cronici

Vengono seguiti dal Servizio dipendenze. I vigili urbani hanno sanzionato 53 locali pubblici su un totale di 333 controlli


di Giuseppe Rossi


MERANO. Anche gli istituti di credito che hanno sede in città entrano in maniera massiccia nell'attività di prevenzione al gioco d'azzardo organizzata dal Serd del comprensorio sanitario di Merano e dall'ufficio assistenza del Comune in collaborazione con il Forum prevenzione.

Oltre sessanta tra direttori, responsabili di filiale e sportellisti hanno partecipato nei giorni scorsi alla serata di sensibilizzazione organizzata in sala civica assieme al matematico Paolo Canova e al fisico Diego Rizzuto dell'università di Torino. Un segno tangibile, di quanto l'argomento gioco d'azzardo e conseguente impoverimento delle persone coinvolte arrivi fino agli sportelli bancari, dove sempre più clienti chiedono di poter sforare il loro fido.

Come comportarsi in questi casi? Quale attività di prevenzione può essere svolta. Questi e altri temi, nei prossimi mesi saranno sviluppati dal Forum prevenzione assieme alle banche meranesi, che si sono dichiarate disposte a seguire un percorso comune. Alcuni dati, intanto. I due studiosi universitari, anche coinvolgendo la platea con una serie di giochi, hanno dimostrato con i concetti chiave del calcolo delle probabilità che "al gioco si perde, è matematico".

Il Serd di Merano oggi sta seguendo 55 pazienti "malati" di gioco d'azzardo, appena tre anni fa il loro numero era di 7. Un segno inequivocabile questo della crescita esponenziale dei casi di persone che riversano la loro crisi esistenziale nel gioco, finendo con il mettere in crisi le rispettive famiglie, le relazioni. In Alto Adige ogni anno per alimentare il gioco d'azzardo vengono spesi 60 milioni, due al giorno e la Provincia incassa dal gioco 21 milioni di tasse. Di queste 300 mila euro rientrano in circolo sottoforma di investimenti pubblici nella prevenzione, riabilitazione e trattamento delle persone colpite da questa tipologia di dipendenza.

Dei 60 milioni oltre la metà, 39, vengono spesi nelle slot machine, 6 nei concorsi tipo gratta e vinci, 1 nel bingo. Le scommesse sportive invece sono in forte calo e si fermano a meno di un milione. Sempre stando ai numeri risulta che in Italia i giocatori accaniti siano oltre 800 mila, 100 mila dei quali minorenni.

Stime in questo settore nessuno è disposto a farle, ma in maniera grossonala si potrebbe dire che in Alto Adige oltre ai casi già seguiti dai servizi per le dipendenze dell'Asl un altro 7% della popolazione è a serio rischio di finire nel pericoloso circolo del gioco d'azzardo. E il Comune di Merano in questo ambito cosa fa? Oltre a partecipare alle iniziative di sensibilizzazione, che tra il resto hanno coinvolto nell'ultimo anno anche oltre 800 studenti delle scuole superiori della città, svolge attività di controllo sulle sale gioco e sugli esercizi pubblici che dispongono di slot machine.

Dai 333 locali controllati all'interno delle zone sensibili (raggio di 300 metri di distanza da scuole, ospedali, centri giovanili etc.), i vigili urbani ne hanno trovati 53 fuori regola, tutti sanzionati con una multa di 196 euro e diffidati a rimuovere le macchinette, pena la revoca della licenza da bar. I 53 locali a breve saranno ricontrollati per verificare se hanno tolto gli apparecchi mangiasoldi. È stato calcolato che in molti casi due slot machine bastano al gestore per coprire mensilmente il costo dell'affitto del locale.

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