Giorno festivo in cantiere, assolto l’imprenditore

Bolzano. Finito sotto processo per presunta violazione delle norme di sicurezza sul lavoro, un imprenditore edile altoatesino ha ottenuto la piena assoluzione dopo un processo difficile ed articolato...



Bolzano. Finito sotto processo per presunta violazione delle norme di sicurezza sul lavoro, un imprenditore edile altoatesino ha ottenuto la piena assoluzione dopo un processo difficile ed articolato nel corso del quale si è arrivati ad una diversa ricostruzione del grave incidente avvenuto in un cantiere di Castelrotto nel 2016.

In sostanza l’imputato è riuscito a dimostrare che il giorno dell’infortunio nel cantiere non avrebbe dovuto trovarsi alcun lavoratore in quanto si trattava del lunedì di Pentecoste, dunque di una giornata festiva in Alto Adige.

Come detto il processo ha fatto emergere una ricostruzione diversa rispetto a quanto apparso in un primo momento. In sostanza il giorno dell’incidente uno dei tre lavoratori che si era recato nel cantiere nonostante la giornata festiva, cadde da una impalcatura procurandosi una grave lesione alla schiena con lesione alla colonna vertebrale.

L’infortunato rimase sotto cura per circa sette mesi. Ora è perfettamente guarito ma la Procura - sulla base della relazione dell’ispettorato del lavoro - aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio del titolare accusato di non aver adeguatamente vigilato sul rispetto delle norme di sicurezza. In sostanza, al di là della giornata in cui avvenne l’infortunio, all’imprenditore venne contestato di non aver adeguatamente vigilato per imporre ai lavoratori l’utilizzo di tutta l’attrezzatura anti infortunistica.

Nel caso in questione il lavoratore vittima dell’infortunio non si sarebbe assicurato ad una corda di sicurezza che avrebbe evitato la caduta dall’impalcatura senza possibilità di alcun ancoraggio.

Solamente nel corso del processo è però emerso che l’incidente avvenne in un giorno festivo (lunedì di Pentecoste) e che tre lavoratori stranieri (tra cui l’infortunato) andarono ugualmente a lavorare.

La difesa, con gli avvocati Nicola Nettis e Corrado Faes (nella foto) , hanno sostenuto che il titolare dell’impresa per la quale i tre lavoravano aveva comunicato a tutti che in occasione di quella giornata festiva il cantiere sarebbe rimasto chiuso.

E’ possibile che i tre non abbiano capito correttamente la comunicazione in quanto, nonostante il giorno festivo, andarono tranquillamente al lavoro. Nel corso del processo gli avvocati difensore hanno chiamato a deporre altri lavoratori del cantiere che quel giorno non lavorarono in quanto consapevoli che il cantiere sarebbe rimasto chiuso.

Aver dimostrato che le disposizioni prevedevano la chiusura del cantiere tutto il giorno ha permesso alla difesa di sostenere che proprio in quella giornata in capo al titolare dell’impresa non vi sarebbe stata alcun obbligo di verificare il corretto utilizzo delle attrezzature di sicurezza. Semplicemente perchè il cantiere avrebbe dovuto essere vuoto. MA.BE.













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