Giro di vite della Questura: sei espulsi 

Sono stranieri irregolari che a Bolzano si sono resi protagonisti di diversi reati, tra cui spaccio, furti e rapine



BOLZANO. Mentre a livello politico il governatore Arno Kompatscher ha chiesto disposizioni chiare dal governo centrale sulla gestione degli stranieri che dovessero risultare privi dei requisiti richiesti per ottenere lo “status” di rifugiato, sei cittadini extracomunitari - presenti irregolarmente in Alto Adige - sono stati espulsi dal territorio nazionale dal questore Racca a conclusione di una serie di controlli effettuati dalla polizia nei quartieri ove era stati segnalati diversi furti ed episodi di spaccio di sostanze stupefacenti. E Kompatscher rivendica: «L’espulsione di sei migranti macchiatisi di reati a Bolzano è un chiaro segnale. Il mio accordo con il ministero degli Interni inizia a portare i primi frutti. Ringrazio le forze dell’ordine».

A seguito dei controlli dieci cittadini stranieri sono stati accompagnati in Questura per una rapida verifica della loro posizione sul territorio nazionale. A conclusione dei controlli, per cinque di loro il Questore ha disposto l’espulsione immediata con trasferimento entro poche ore al Centro per il rimpatrio di Torino. I colpiti dal provvedimento sono due algerini, due tunisini e un nigeriano. Sono tutti soggetti già noti alle forze dell’ordine per numerosi precedenti di polizia a seguito soprattutto di furti e altri reati contro il patrimonio e smercio di sostanze stupefacenti. Persone, dunque, che vivono di espedienti il più delle volte oltre i limiti imposti dal codice penale. Tra gli espulsi c’è un ventunenne tunisino, inquisito per diversi reati contro il patrimonio tra cui una rapina commessa in data 22 aprile 2018 ai danni di un turista tedesco nei pressi del Teatro Comunale di piazza Verdi. In quella occasione il giovane germanico era stato soccorso da una Volante della polizia che, transitando nei pressi, lo aveva notato a torso nudo al centro della strada, intento a sbracciarsi vistosamente per chiedere aiuto. Preso atto di quanto accaduto, il tunisino venne individuato e identificato grazie alle immagini dell’impianto di videosorveglianza del teatro.

Altra storia quella dei due algerini espulsi e già trasferiti al centro per il rimpatrio di Torino. In un comunicato stampa della Questura si sottolinea che i due erano «soliti creare scompiglio in zona Centro». Uno dei due ha anche precedenti per possesso di armi e resistenza a pubblico ufficiale e nelle ultime settimane «esasperava quotidianamente i commercianti di via Portici, in quanto molesto e aggressivo», tanto che più volte era stato segnalato perché ostacolava l’ingresso dei negozi ai clienti con fare minaccioso e proferendo frasi sconnesse in lingua araba. L’altro algerino, bloccato ed espulso con effetto immediato, era stato protagonista, meno di un mese fa, di una violenta lite tra cittadini stranieri in un bar di via Renon. Nella colluttazione erano state utilizzate armi improprie, provocando tre feriti tra gli avventori. Anche il nigeriano aveva a proprio carico numerosi precedenti per violenza contro pubblico ufficiale, furti e truffe. Il giorno in cui è stato accompagnato in Questura si era reso protagonista, poco prima, di una violenta resistenza ad un controllore ad un mezzo pubblico locale. Il sesto straniero, costretto a lasciare il nostro Paese, è marocchino. E’ già stato rimpatriato, mediante scorta internazionale, fino a Casablanca a seguito di condanna all’espulsione quale misura alternativa alla detenzione.

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