Giunta, al sindaco manca ancora un voto

Gennaccaro e Giovanelli si chiamano fuori (per ora). Spagnolli: «Avanti». Spunta l’ipotesi di Forza Italia, no della sinistra


di Francesca Gonzato ; di Francesca Gonzato


BOLZANO. Ancora nulla. Anche la domenica di Luigi Spagnolli se n’è andata senza l’arrivo del consigliere numero 23, che gli garantirebbe la maggioranza in consiglio comunale. È fermo a 22, dopo il via libera ieri mattina alla alleanza da parte di Sel e «A sinistra per Bolzano con Gallo» (a maggioranza). Ieri sera alle ore 20 si è tenuto in Comune il vertice cui erano invitati tutti gli alleati e potenziali tali. E lì è spuntata l’ipotesi di coinvolgere Forza Italia, con gli eletti Enrico Lillo e Franco Murano. Ci si è arrivati perché in mattinata si erano smarcati sia Angelo Gennaccaro (ex candidato sindaco, non eletto) e Nicol Mastella, la consigliera di «Io sto con Bolzano», che Luciano Giovanelli («Nuova città con Duzzi»). Sui centristi erano riposte le speranze degli ultimi giorni. «Non ci sono le condizioni, non verremo alla riunione», hanno annunciato Gennaccaro e Duzzi a Spagnolli in mattinata. A quel punto i riflettori sono stati puntati su Forza Italia, con cui ci sono stati contatti ravvicinati nel fine settimana. Nel vertice si sarebbe ipotizzato un posto di assessore per Lillo o Murano. Scenario già tramontato. La sinistra mette il veto. «Ogni ipotesi fantasiosa di questo tipo escluderebbe la nostra presenza, servirebbero allora non uno ma quattro consiglieri», precisa Luigi Gallo. Il vertice si è chiuso rilanciando il pressing su Giovanelli. Al sindaco restano poche ore. Entro la mezzanotte di giovedì, pena l’arrivo del commissario, deve ottenere l’approvazione in consiglio comunale della delibera con i nomi della giunta e il programma. Spagnolli punta ad andare in Consiglio già domani. Questa è la sua presa di posizione prima del vertice: «Stasera chiudiamo sul programma, domani (oggi, ndr) si prepara la delibera. Che finalmente ci sia convergenza sulla consapevolezza che tra il non governo ed il governo è meglio il secondo? Entro giovedì lo sapremo». «Si va a casa...», il pronostico di qualche consigliere. L’ipotesi dei complottisti: qualcuno lavora per mandare a casa Spagnolli. Attualmente gli alleati sono Pd, Svp, Lista civica per Spagnolli, Psi, Projekt Bozen, Sel e «A sinistra per Bolzano». Nelle trattative entrano in gioco anche la presidenza e vice presidenza del Consigli, i posti di sottogoverno nelle società. Molto gettonata è la presidenza della Azienda di soggiorno. L’ultimo cui sarebbe stata proposta pare sia stato Angelo Gennaccaro.

I contatti con il centrodestra. Nei colloqui con Forza Italia e Alberto Sigismondi (Fratelli d’Italia) si sarebbe parlato anche di appoggio esterno alla giunta, con l’assegnazione della vicepresidenza del consiglio comunale, che a metà consiliatura diventerà presidenza (retribuita). Ma Enrico LIllo (Forza Italia) ieri pomeriggio faceva sapere: «Non ci sarà alcun nostro appoggio esterno. Significherebbe cancellare tutto ciò che abbiamo detto, senza alcun beneficio per i nostri elettori, perché dovremmo stare fuori dalla stanza dei bottoni, senza incidere sulla città». Insomma, o alleati o nulla. E Lillo ci tiene a fare sapere che con il programma di Spagnolli «abbiamo diversi punti in comune». «Con Gigi ci siamo visti, ma siamo distanti», precisa invece Sigismondi.

I centristi. Giovanelli spiega la sua assenza: «Rappresentiamo la piccola e media impresa, abbiamo un programma preciso. Sta a loro ora farci una proposta». Così Gennaccaro. «Ci siamo presentati parlando di rinnovamento della politica. Non sembra che sia questo lo spirito della coalizione Spagnolli. Chiami come assessori esterni due tecnici di valore. Dia un segnale». Su Gennaccaro assessore esterno pende invece una controversia tecnica. Lo statuto esclude i candidati al consiglio comunale. Nonostante Gennaccaro fosse candidato sindaco, c’è chi ha ipotizzato il rischio di ricorsi. L’interessato sbotta: «Basta con la storia dei posti».

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