LAIVES. Nel valzer delle poltrone che ha caratterizzato il dopo elezioni al Comune di Laives, il sindaco aveva dovuto cedere il posto che gli spettava nella giunta comprensoriale, al collega del Pd, Fabrizio Oliver, e così Laives aveva anche dovuto rinunciare alla vicepresidenza che aveva sempre ottenuto negli anni precedenti, non senza qualche perplessità da parte dei sindaci “italiani” di Bronzolo e Vadena. E' prassi consolidata, infatti, che nella giunta comprensoriale accanto al presidente Oswald Schiefer siedano di norma i primi cittadini dei comuni rappresentati. Così la vicepresidenza era andata a Giorgio Giacomozzi, sindaco di Salorno, e su Liliana Di Fede erano piovute le critiche dell’opposizione in consiglio comunale a Laives, per la perdita di prestigio nell'organismo comprensoriale.

Oliver era entrato nella giunta della Comunità di valle, “parcheggiato” in attesa che il sindaco Giacomozzi rimettesse - come ha fatto correttamente l'altro giorno - il mandato nelle mani di Oswald Schiefer. Tra l'altro Laives dovrà anche nominare il sostituto di Christof Inama, dimissionario dal consiglio comunale e quindi anche dal consiglio della Comunità comprensoriale. La nomina del nuovo vicepresidente spetta al presidente Schiefer, il quale fa intendere che l'indicazione è proprio quella di Oliver.

«Le polemiche del passato lasciamole perdere - dice Schiefer - anche se sappiamo che a qualche sindaco la scelta di Laives non era piaciuta. Entro fine mese credo che nominerò vicepresidente della Comunità comprensoriale proprio Fabrizo Oliver».

Intanto in giunta è entrato Alessandro Beati, sindaco di Vadena, che esprime soddisfazione, essendo la prima volta che il suo comune entra in giunta comprensoriale. Prevede ripercussioni future su Laives invece Giuliano Vettorato (Lega Nord) che rappresenta Laives in consiglio di comunità. «Finalmente Oliver avrà il posto tanto atteso, accanto al presidente Schiefer - dice Vettorato - anche se sappiamo che agli altri sindaci la scelta di Liliana Di Fede non è mai piaciuta. Faranno quindi una piccola forzatura per il quieto vivere, ma già sappiamo che alla prossima ocacsione, Laives pagherà dazio e probabilmente verrà rimesso in discussione il diritto alla vicepresidenza».

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