Giunta: «Gli insegnanti stanno scoppiando»

La segretaria uscente: «Difficile parlare di qualità quando si fatica a fare il minimo indispensabile»



BOLZANO. La segretaria generale uscente della Cgil scuola/Flc (Federazione lavoratori della conoscenza) Sabine Giunta non fa ricorso a particolari giri di parole per dire che ai docenti non si può chiedere di più.

In questo periodo si parla molto di organici carenti nella scuola italiana: siamo davvero arrivati al limite?

«Assolutamente sì: l’attuale organico non basta per coprire le attività che la scuola è chiamata ad affrontare».

Perché?

«È aumentato il numero di alunni, al pari della complessità della popolazione scolastica. È impossibile affrontare i compiti che ci sono stati affidati con un organico che è stato definito anni fa».

Ma gli assessori Deeg, Achammer e Tommasini hanno escluso - proprio al congresso Cgil - un incremento degli attuali organici. Quali saranno le conseguenze?

«È ovvio che se non avremo le risorse per fare cento attività dovremo scegliere e concentrarci su quelle prioritarie. Sicuramente andrà ripensato il compito della scuola e non potremo più garantire gli standard del passato. Il rischio è di tornare indietro di trent’anni, quando ci si limitava ad insegnare a leggere, scrivere e poco altro».

Capitolo contratto: quali sono le richieste?

«Sappiamo che non possiamo chiedere aumenti economici, visto che la contrattazione è bloccata per legge».

E a livello provinciale?

«Sul contratto provinciale il tema caldo è quello degli orari di lavoro. Gli insegnanti stanno scoppiando. Da una rilevazione del 2006, quando eravamo già al limite, i carichi sono aumentati a dismisura. Chiediamo che ci si fermi un attimo: così non possiamo andare avanti. È davvero difficile parlare di qualità se i lavoratori non ce la fanno nemmeno a fare il minimo indispensabile».(max)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità