Giunta: sì al rilancio dell’areale ippico ma servono garanzie

La maggioranza sposa la linea della massima prudenza Il Comune chiede impegnI precisi da parte di Roma


di Giuseppe Rossi


MERANO. Sul futuro utilizzo dell'areale ippico passa la linea della maggioranza. Respinta, con sette votazioni per singoli punti, la mozione di Verdi, Partito democratico e Rifondazione comunista, Svp e partner di giunta approvano un proprio ordine del giorno molto più prudente rispetto agli impegni da prendere per i 30 ettari di areale ippico messi in discussione dalla liquidazione della Merano Maia spa. Il Comune, in sostanza, farà qualsiasi passo verso il rilancio dell'impianto di via Palade, solo se ci sarà un formale impegno verso l'ippica da parte di Roma.

Un mezzo passo indietro, per i sostenitori a spada tratta delle corse dei cavalli.

Il maxi emendamento delle opposizioni è stato respinto con 16 voti favorevoli (le minoranze al completo con il Partito delle libertà schierato al fianco degli altri partiti di opposizione), 15 astensioni e tre voti contrari. La controproposta della maggioranza ha invece ottenuto il via libera con 19 voti favorevoli, 6 contrari e 4 astensioni.

Zona sportiva. Il consiglio comunale conferma l'attuale destinazione dell'ippodromo nel piano urbanistico come zona sportiva, ma non viene citata la frase "in tutta la sua estensione", che stava invece cara a Verdi Pd e Prc, che quella zona la volevano tutelare come verde.

Rilancio condizionato. La maggioranza conferma il piano di rilancio di Maia approvato a novembre 2009, con l'auspicio della "ripresa dell'attività ippica per la quale l'impianto è destinato in via primaria ma non esclusiva".

Un assenso al subaffitto o a una nuova gestione dell'ippodromo potrà avvenire, secondo l'ordine del giorno votato l'altra sera, che cassa la limitazione a un solo anno voluta dalla minoranza, solo rispettando il piano di rilancio del 2009.

Concorso d’idee. La maggioranza formata da Svp, Civica, Alleanza, Lega e Italia dei valori rigetta anche la proposta della minoranza di elaborare in maniera partecipata un piano di sviluppo dell'ippodromo. La giunta potrà procedere con il concorso d'idee, si legge nel testo dell'ordine del giorno approvato, solo se ci saranno le garanzie di sostegno all'ippica da parte dei ministeri competenti e finanziariamente della Provincia.

Fideiussione. In ballo, oltre al destino di Maia, ci sono anche i 150 mila euro di fideiussione che la Mic srl ha depositato a favore del Comune in fase di acquisto del pacchetto azionario della spa.

La giunta deve verificare se è possibile incassare quella cifra prestata dalla Mic per non aver adempiuto al contratto di cessione delle quote azionarie. In ogni caso entro aprile la giunta dovrà tornare in consiglio comunale per ipotizzare una futura gestione dell'ippodromo con prospettive di maggior utilizzo dell'areale da parte della cittadinanza. Una situazione dunque molto fluida per quanto riguarda il destino dell’ippodromo più bello e più famoso d’Italia per quanto riguarda in particolare le corse ad ostacoli.

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