Giunta tecnica con la Lega, il Pd non cede 

Huber spiega il no alla proposta e lancia un appello alla Svp: «Prendetevi più tempo per decidere, è troppo importante»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. La Lega e il Pd avevano già rifiutato durante il primo giro di consultazioni. Sabato la Svp ha provato a rilanciare con il Pd: «Ma se vi venisse chiesto...». E ancora è stato no. La proposta, come riferito sul giornale di ieri, è un governo di minoranza Svp-Pd, con assessore Sandro Repetto e la richiesta di sostegno esterno della Lega, che avrebbe un assessore o assessora e il vice presidente del consiglio provinciale. La Svp è talmente divisa sulla scelta Lega o Verdi-Pd, che ha voluto esplorare fino in fondo una soluzione salomonica, emergenziale, che potrebbe evitare una discussione troppo lacerante al proprio interno. Perché alla fine, come ha ricordato Kompatscher sabato, «vincerà la maggioranza», ma nella Svp non c’è voglia di un vincitore che lasci macerie dietro di sé. Ecco allora l’idea di attutire la svolta verso la Lega attraverso la conferma del partner tradizionale. C’è un altro aspetto di primaria importanza. L’alleanza con il Pd consentirebbe di ricandidare Herbert Dorfmann (o altri) alle europee grazie al collegamento di lista con i Dem. Un accordo con la Lega sulle europee è stato escluso, anche a costo di restare senza eurodeputato. Problema, entrambi i partner non ci stanno. È probabile che Kompatscher e Achammer avessero bisogno di mettere in chiaro questo punto. Se nella seduta del parlamentino del 26 novembre qualcuno chiedesse una soluzione di compromesso, la risposta sarà «ci abbiamo provato e non è andata, bisogna proprio scegliere». Alla Svp non è ancora deciso come si muoveranno presidente e Obmann: potrebbero mettere ai voti l’opzione Lega o Pd-Verdi, oppure potrebbero presentarsi con una proposta e chiedere la fiducia del Parteiausschuss su quello schema. Nel caso estremo, non viene scartata l’idea di una consultazione della base.

Alessandro Huber (segretario del Pd) spiega il no al patto Svp-Lega-Pd: «È inaccettabile, siamo due mondi all’opposto». Huber nell’incontro di sabato ha fatto una proposta: «La Svp si prenda più tempo. Non è obbligatorio che lunedì si metta ai voti la scelta del partner. Durante le consultazioni gli abbiamo detto mille volte: non state semplicemente trattando su una alleanza di governo. Vi prenderete la responsabilità di scegliere un mondo. Rallentiamo un attimo». Prosegue Huber: «L’8 dicembre ci sarà la manifestazione nazionale di Matteo Salvini. Lo slogan è “prima gli italiani”, potrebbe diventare il lancio della campagna per le europee in chiave sovranista. Vediamo cosa succederà in quella piazza, guardiamo come proseguirà il braccio di ferro con Bruxelles sulla manovra economica. E se tra sei mesi le cose saranno già cambiate? Se ci sarà uno schema di gioco diverso?». La giunta andrà fatta entro metà febbraio. «Certo, ma ho detto “aspettate ancora prima di gettarvi nelle braccia di Salvini».

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