Giunta, un portavoce per ogni assessore 

La svolta: in arrivo l’addetto personale. Köllensperger: «Svp in crisi, invece dell’autocritica pensano all’immagine»



BOLZANO. Perché solo il presidente? Con la nuova giunta provinciale debutta il portavoce garantito a ogni assessore. Le assunzioni supplementari sono state discusse all’interno del nuovo esecutivo (ne ha parlato ieri il Dolomiten).

I portavoce si aggiungeranno ai dodici giornalisti in capo all’Agenzia di stampa e comunicazione retta da Marco Pappalardo. l portavoce del presidente è una figura comune in molte amministrazioni. Dal 2013 al fianco di Arno Kompatscher c’è la giornalista Elisabeth Augustin con questo ruolo. Il modello viene ora moltiplicato. Ognuno degli otto assessori potrà assumere un portavoce, che sarà in carico all’Agenzia di stampa provinciale. Si tratterà di incarichi di cinque anni con chiamata diretta. Non potrà arrivare chiunque. Trattandosi di una assunzione provinciale, sarà necessario possedere requisiti come la certificazione linguistica. I portavoce potranno essere giornalisti, ma non devono esserlo necessariamente. Nel primo caso avranno diritto al contratto giornalistico. I portavoce si aggiungeranno allo staff di ogni singolo assessore, che comprende il segretario particolare e diversi collaboratori, oltre alla figura apicale nell’amministrazione del direttore di dipartimento.

La domanda scontata è questa: perché allargare gli staff, non è sufficiente l’ufficio stampa? «No, la nostra agenzia non potrebbe aggiungere le mansioni di un portavoce al lavoro di cui già ci occupiamo», risponde Pappalardo. Quale ruolo avranno i portavoce? «Curare i profili degli assessori sui social media, offrire una consulenza sull’immagine del politico e il suo rapporto con i media, gestire la sua comunicazione esterna», così Pappalardo. All’origine della scelta ci sarebbe appunto l’esigenza di alcuni assessori di contare su una immagine più strutturata. Alcuni nomi già circolano, come la giornalista Jutta Kusstatscher , da tempo collaboratrice di Maria Hochgruber Kuenzer, prima segretaria questora in consiglio provinciale, ora assessora all’urbanistica. La prima reazione arriva dal Team Köllensperger, e sono ovviamente bordate: «Un modo di procedere autoreferenziale, un oltraggioso spreco di denaro pubblico. Se ne deduce che il lavoro di pubbliche relazioni svolto finora dall'Ufficio stampa della Provincia, ora Agenzia per i media e la comunicazione, non sia sufficientemente soddisfacente per i politici Svp». Accusa Paul Köllensperger: «Dopo la sconfitta elettorale, la priorità della Stella alpina non sta né nell'autocritica né, più in generale, nel lavoro sui contenuti. La proposta mira esclusivamente a migliorare la propria immagine offuscata». (fr.g.)

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