Giunta, via al rebus delle competenze 

Tra oggi e domani Calderoli annuncerà i nomi degli assessori leghisti. Svp, oggi voto sul programma



BOLZANO. Per la prima volta sarà la base della Svp a dare il via libera al programma della giunta provinciale. Alle 18 di oggi il presidente Arno Kompatscher e l’Obmann Philipp Achammer presenteranno a Nalles il testo elaborato con la Lega e lo faranno davanti al parlamentino allargato per l’occasione ai sindaci e ai capigruppo locali (alle 16 passaggio preliminare con la Parteileitung). Incassato il via libera, questa settimana sarà tutta dedicata alle trattative sulla giunta, sia tra Lega e Svp, che all’interno dei due partiti, alle prese con le loro battaglie interne. Battaglie la cui portata è proporzionale alle dimensioni, per capire il clima nella Svp. Achammer ha convocato il Parteiausschuss (questa volta nella composizione tradizionale) anche per il 14 gennaio: qui si voterà la proposta sulla giunta, nomi e deleghe. Nella stessa settimana si riunirà il consiglio provinciale per l’elezione del presidente Arno Kompatscher. Pochi giorni più tardi la seduta per il voto sulla giunta.

CASA LEGA. Il senatore Roberto Calderoli durante la visita di sabato a Bolzano, con il suo via libera al programma, ha informato Achammer e Kompatscher che tra oggi e domani comunicherà le sue indicazioni per gli assessori della Lega, dopo averne parlato con Matteo Salvini. «Ho le mie idee in testa», ha detto Calderoli ai giornalisti. Salvo sorprese, proporrà per la giunta Massimo Bessone e Giuliano Vettorato, per comporre le rivalità interne. Il vice presidente del Senato avrebbe invitato i quattro eletti a calmare le acque. Due entreranno in giunta, Rita Mattei a quel punto è destinata al ruolo di vice presidente del consiglio provinciale (proverà fino all’ultimo a realizzare il sogno di diventare assessora), con Carlo Vettori capogruppo (pagato). Non è sufficiente per smetterla di litigare e danneggiare il partito? Questo il segnale mandato ai bolzanini dai vertici della Lega. Ma, come detto, tra Bessone e Vettorato si aprirà la gara per la vice presidenza della giunta, decisione che spetta a Kompatscher. Al vicepresidente dovrebbero andare le deleghe a scuola e cultura italiana. Tra le altre competenze possibili per la Lega, informatica, mobilità, personale, patrimonio o edilizia pubblica. Oggi Carlo Vettori, sollecitato da Calderoli, presenterà le dimissioni da consigliere comunale, lasciando il posto libero a Kevin Masocco. Il deputato Filippo Maturi esclude invece di lasciare il consiglio comunale: «Non mi è stato chiesto».

CASA SVP. Il partito di Magnago ha rinunciato allo stile «burrasca in via Brennero, uniti in pubblico». La guerra di potere in corso è ben decifrabile e trova sponde nella Lega. Per Kompatscher si annuncia una giunta in cui sarà più solo rispetto agli ultimi cinque anni.

Se la Lega chiederà e otterrà di portare in giunta i due uomini, la Svp dovrà garantire le quote rosa con Waltraud Deeg (sicura, è la quarta per preferenze) e probabilmente Maria Hochgruber Kuenzer. Kompatscher dovrà allora rinunciare a Gert Lanz (ex presidente Apa), cui contava di affidare le deleghe economiche. La presenza della consigliera sostenuta dal Bauernbund incrementerà il peso di ala economica e contadini in giunta. Due le conseguenze: sarà più complicato assegnare le deleghe e l’ala sociale aumenterà le pressioni per costruire almeno un assessorato forte attorno a Waltraud Deeg, come forma di compensazione rispetto alle altre correnti (oltre alla famiglia, l’obiettivo è il sociale e forse l’Ipes). Improbabile invece che l’ala sociale ottenga l’ingresso in giunta di Magdalena Amhof al posto della pusterese Kuenzer, mentre Helmuth Renzler punta alla presidenza del consiglio provinciale. Uomo vicino a Kompatscher, Daniel Alfreider entrerà in giunta (salvo colpi di scena) indebolito dalle rivelazioni della stampa tedesca su operazioni urbanistiche che hanno interessato baite di proprietà della sua famiglia: inizialmente era destinato a un assessorato pesante con lavori pubblici e mobilità, ma non è più aria. Kompatscher dovrebbe conservare per sé le deleghe al bilancio e ai Comuni. Achammer potrebbe aggiungere una nuova delega alle «sue» Scuola e Cultura tedesca (puntava alla famiglia, la Deeg fa resistenza). Thomas Widmann è saldo sulla sanità (un mare di complicazioni, nessuno gli fa concorrenza). Arnold Schuler, alleato di Kompatscher, dovrebbe aggiungere l’urbanistica all’agricoltura. Tra le altre deleghe sul tavolo, energia, economia, turismo, ambiente, lavoro. (fr.g.)

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