Giustizia tributaria lenta Mancano ancora giudici

Inaugurato l’anno giudiziario. In difficoltà la commissione di primo grado Va meglio in seconda istanza nonostante un aumento del 25% degli appelli


di Davide Pasquali


BOLZANO. Inaugurato ieri mattina a palazzo Mercantile l’anno giudiziario tributario. Appelli in forte aumento nella seconda commissione tributaria altoatesina, notevoli difficoltà per la prima commissione, dove attualmente mancano la metà dei giudici necessari. A breve è previsto il trasferimento negli uffici finanziari di piazza Tribunale.

«Come prima commissione», ha spiegato ieri il presidente Christian Meyer, «abbiamo il problema che sta aumentando l’arretrato a causa dello scarso numero di magistrati in servizio. I concorsi sono stati banditi e si spera che i posti vengano presto coperti. Ora come ora ci manca la metà dei giudici. Siamo in sei rispetto ai dodici previsti dall’organico». In secondo grado stanno un po’ meglio, «e quindi, così anche l’arretrato. Noi abbiamo 500 ricorsi pendenti, loro solo 140 circa, e riescono anche a diminuire leggermente l’arretrato, mentre in primo grado, con questa copertura del personale, l’arretrato è destinato ad aumentare». Con le convenzioni urbanistiche, per esempio. «Secondo gli uffici finanziari devono essere tassate in un certo modo mentre i contribuenti sostengono che vadano tassate in modo minore. C’è sempre un po’ la questione dell’Irap dei professionisti, degli studi organizzati, se spetti o non spetti». E ci sono altre tematiche scottanti, come per esempio il catasto, che ha cominciato a pesare parecchio sulle commissioni tributarie. «Ci sono diverse controversie anche su questo versante».

Rispetto alla situazione delle altre province, però, stiamo abbastanza bene, «sia come morale fiscale sia come litigiosità dei contribuenti. Poi, chiaramente, anche da noi ci sono problemi, ma meno che in altre regioni».

Per quanto riguarda la durata dei contenziosi, «si è riusciti in passato a contenerla almeno entro un anno/un anno e mezzo nel primo grado. Però, attualmente, i tempi si stanno allungando».

«In merito all’attività svolta», ha precisato invece il presidente della seconda commissione, Paul Ranzi, «si osserva che nell’anno 2016 sono pervenuti 140 appelli, il 25% in più rispetto all’anno precedente».

La pendenza al 31 dicembre 2016 è considerevolmente diminuita passando da 143 controversie di un anno fa alle attuali 116.

Nel 2016 sono stati definiti gli appelli presentati nel 2015 e attualmente vengono trattati quelli del 2016.

La durata media del processo d’appello è di 6/8 mesi. Le sentenze vengono depositate, salvo rarissime eccezioni, entro i trenta giorni previsti.

«La percentuale di soccombenza dell’amministrazione finanziaria - ha spiegato Ranzi - nel 2016 è stata del 41%, meno dell’anno precedente quando era pari al 50%».

Contro le sentenze di secondo grado sono stati presentati 51 ricorsi per Cassazione contro i 60 dell’anno precedente.

Secondo i dati statistici forniti dall’Osservatorio per il monitoraggio della mediazione, ha spiegato Paul Ranzi, la percentuale delle istanze di mediazione definite nel 2016 è stata del 48% sul totale delle domande presentate.

Anche se il numero delle vertenze definite con la mediazione nel 2016 è stato inferiore rispetto agli anni precedenti, «il risultato ottenuto è comunque ampiamente positivo».

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