Gli alpini in Kosovo depongono una targa in memoria di Alessia
Il caporalmaggiore Chiaro era deceduta sul Picco Ivigna Un ricordo della collega da parte del 5° Reggimento
MERANO. L’altra mattina i militari italiani del «Multinational Battle Group West» hanno voluto ricordare Alessia Chiaro, caporalmaggiore del 24° Reggimento logistico Julia di Merano, tragicamente scomparsa il 27 maggio scorso, durante un addestramento al movimento in montagna, lungo una via ferrata sui monti dell’Alto Adige.
Gli alpini del 5° Reggimento di Vipiteno e il loro comandante, il colonnello Carlo Cavalli, schierati in Kosovo nell’ambito del Multinational Battle Group West, hanno onorato la memoria di Alessia ponendo una targa a suo ricordo lungo una via ferrata in Val Rugova, poco distante da Pec'-Peja, sede della base del contingente italiano.
All’ascensione e alla cerimonia ha preso parte anche il comandante della missione Kfor, il generale di divisione Francesco Paolo Figliuolo.
Il caporalmaggiore di 26 anni era deceduta nella zona del Picco Ivigna, poco sopra Falzeben. Lo stesso comandante del Logistico Julia, il colonnello Roberto Cernuzzi, aveva sottolineato le virtù del caporalmaggiore scomparso: "Una ragazza solare, sempre disponibile. Era un esempio per tutti i suoi colleghi. Davvero una grande perdita per tutti noi, ma siamo sicuri che Alessia ci guarderà dal cielo e ci sarà vicino".
Alessia Chiaro, mentre con altri soldati stava compiendo un'esercitazione nella zona del Picco Ivigna, si era spostata per fare passare un gruppo di escursionisti sul sentiero che porta al Picco Ivigna. Un piede in fallo ed è stata la morte. Terribile, in fondo ad una scarpata dopo una cinquantina di metri di volo. Inutili i tentativi di soccorso subito prestati dagli stessi compagni di esercitazione e dal soccorso alpino di Merano. Alessia Chiaro era stata raggiunta a fatica, caricata sull'elicottero Pelikan 1 e portata all'ospedale di Bolzano, dove era morta poco dopo a causa della gravissime lesioni riportate nella fatale caduta.