Gli altoatesini denunciano gli evasori

Record di segnalazioni alla Finanza. Attardi: «Verifiche a tappeto nel turismo»



BOLZANO. La lotta agli evasori si fa più dura anche in Alto Adige. Mai come in questo ultimo periodo le segnalazioni anonime pervenute ai centralini della Guardia di Finanza in provincia di Bolzano si stanno rivelando preziose nel perseguire sacche di evasione fiscale di difficile individuazione. La collaborazione dei cittadini con le Fiamme Gialle è aumentata sensibilmente perchè rispetto al passato c'è la consapevolezza dei danni provocati nel nostro Paese dall'evasione fiscale. E' uno degli effetti concreti dei tempi di crisi e di stretta finanziaria con aumento della pressione fiscale imposta dal governo Monti.

La logica del «pagare tutti, pagare meno» sta inducendo molti cittadini a considerare in maniera più severa il vicino di casa o il conoscente dai redditi sommersi. Sino a qualche anno fa era più difficile che qualcuno si decidesse a scrivere o alzare il telefono per segnalare presunte violazioni agli obblighi fiscali. Oggi la delazione, o semplicemente la segnalazione alle Fiamme Gialle è avvertita come un concreto aiuto a far rispettare gli obblighi derivanti dalle imposizioni erariali. La sensibilità su questi temi è sensibilmente aumentata, fanno notare ai vertici della Guardia di Finanza dell'Alto Adige guidata dal generale Francesco Attardi.

Non si tratta di segnalazioni anonime generiche ma, al contrario, di indicazioni estremamente circostanziate. Agli uomini delle Fiamme Gialle vengono indicati nomi e cognomi, redditi presunti, impegni lavorativi, presunte proprietà, numeri di targa di auto. I messaggi vengono inviati in maniera anonima per lettera o anche utilizzando il numero telefonico a disposizione, il 117. Molteplici anche le segnalazioni di commercianti restii a rilasciare lo scontrino fiscali. Per i cosiddetti «furbetti» del fisco, dunque, in Alto Adige inizia a farsi dura. A seguito di queste segnalazioni la Guardia di Finanza in provincia di Bolzano ha colpito negli ultimi mesi in termini più duri e severi. Il dato ufficiale emergerà nei prossimi giorni quando le Fiamme Gialle renderanno pubblici proprio i dati relativi all'attività di contrasto all'evasione fiscale dell'anno che si è appena concluso. Sono dati che dimostrano un notevole incremento di controlli ed anche di individuazione di sacche di evasione che sino a pochi mesi fa si ritenevano più contenute.

Secondo indiscrezioni nel mirino negli ultimi mesi sono finiti anche diversi operatori turistici. Un po' come è accaduto a Capodanno a Cortina d'Ampezzo, nelle località turistiche più rinomate già la scorsa estate sono stati effettuati controlli mirati che hanno evidenziato numerose irregolarità e violazioni. Sono state prese di mira anche baite e ristoranti di montagna e sono state numerose le contravvenzioni, anche «salate», inflitte per la mancata emissione degli scontrini o delle ricevute fiscali. A differenza di Cortina (ove peraltro hanno operato gli ispettori dell'Agenzia delle Entrate e non gli uomini della Finanza) i controlli non sono scattati con un impatto mediatico «dimostrativo» ma avrebbero colpito con identica severità ma con maggiore riservatezza. E la situazione emersa nei mesi estivi in diverse strutture turistiche lascia intendere che di lavoro, le Fiamme Gialle altoatesine, ne avranno ancora molto.













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