l’indagine 

Gli altoatesini scelgono cibi  ipercalorici

BOLZANO. Gli abitanti del Nord-Est in genere fanno il pieno di fibre e prodotti dietetici, quelli del Nord-Ovest ai grassi e alle calorie non rinunciano, al Sud è un trionfo di zuccheri a tavola. È...



BOLZANO. Gli abitanti del Nord-Est in genere fanno il pieno di fibre e prodotti dietetici, quelli del Nord-Ovest ai grassi e alle calorie non rinunciano, al Sud è un trionfo di zuccheri a tavola. È quanto emerge dall’indagine dell'Osservatorio immagino Nielsen Gs1 Italy.

Un approccio salutista alla tavola, si legge nello studio, caratterizza i consumatori di Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria e Lombardia che danno preferenza ai prodotti a più basso apporto calorico, con meno carboidrati e meno zuccheri (-0,5% contro -0,1% di media nazionale), e con il maggior apporto di fibre rispetto al resto d'Italia (2,1% contro 1,9% di media nazionale). Mentre i consumatori di Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna scelgono cibo con maggiore apporto calorico, un più alto contenuto di grassi, meno carboidrati e fibre. Nettamente diversa la dieta al Centro Italia e in Sardegna, con un consumo superiore alla media nazionale di proteine, e sotto media invece di carboidrati, zuccheri e fibre. In questa area, secondo la ricerca, la spesa destinata ai prodotti alimentari resta alta (23,8% del valore del paniere); seconda solo all'Italia Nord Occidentale. Il Sud e la Sicilia generano il 15,2% del giro d'affari: qui prevalgono carboidrati, col pane e pasta che forniscono il 22,3% delle calorie, seguiti dagli zuccheri, dimostrando quanto il Mezzogiorno resti legato a consumi tradizionali e più coerenti col modello mediterraneo.













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