Gli amori di Michaela: sono come Bridget Jones

La Biancofiore si confessa in un libro: «Per Frattini ho perso 10 chili» «S’innamorano dell’amazzone ma io sono una micetta». Illibata fino a 25 anni


di Paolo Campostrini


BOLZANO. "Le dame, i cavalieri, l'arme, gli amori, le audaci imprese io canto..." Chi canta è lei, Michaela furiosa. Le cose che canta partono da un solo Cavaliere: "Silvio mi ha regalato un anello di Damiani a me e a Mariastella (Gelimini): non lo tolgo mai perchè io mi sono fidanzata con lui, da sempre e per sempre". E poi gli amori. Quanti amori! E tanti innamorati. A uno risponde: "Grazie, no. Sono illibata". Aveva 24 anni o su di lì. Tanti fidanzati presunti, solo uno vero: Flavio. No, non è di Bolzano ma ha pensato di farci l'amore in montagna. E poi le mogli. Molte la vorrebbero morta. Non quella di Cecchi Gori, Marione che non crede alla malelingue: "Qualcuno diceva che ero figlia di Mario, un altro che ero la sua amante". Saranno stati, in tutti e due i casi, i capelli biondi. Un'altra moglie è meno comprensiva. E' quella del povero Ermanno Fuestoess, primo coordinatore di Forza Italia a Bolzano, Dc vecchia scuola. Dice a Giancarlo Innocenzi, ras del Trentino: "O noi (intesa lei e suo marito) o la Biancofiore. Mi dicono che con gli uomini sposati, attempati e di buon cuore ci vada a nozze". Insomma, tutta la verità, nient'altro che la verità. Anche su Franco Frattini. Soprattutto su Frattini. Ma andiamo con ordine. Michaela parla. Anzi, scrive. Un libro verità che vuole raccontare i 42 anni della sua vita e soprattutto il suo sconfinato amore per Berlusconi. Ma raccontando quell'amore, l'amazzone di Silvio racconta anche gli altri. E lo fa come lei fa tutto il resto: senza fermarsi mai, di getto. Il libro si intitola inevitabilmente "Il cuore oltre gli ostacoli. Nel segno di Silvio", ed è stato presentato nell'ultimo appuntamento elettorale del Pdl. A Castel Mareccio, sotto i cicli affrescati di armi, amori e cavalieri. Forse non ci ha pensato. O forse sì. E' il romanzo dei suoi e dei nostri ultimi quarant'anni sotto il segno di quella "rivoluzione liberale" che Michaela vive con la sincera partecipazione di una missione. E costituisce anche un outing senza veli. Che parte dagli esordi nel mondo, dopo una bocciatura scolastica bolzanina e una infanzia che lei definisce “povera, senza appoggi e sostanzialmente dura".

Cecchi Gori. La prima tappa è televisiva. Sceneggiature, assistenza ai set. C'è chi biascica anche assistenza al produttore. E che produttore. Mario, il papà di Vittorio. La prima maldicenza in cui incoccia è quella che "fossi la figlia segreta. Ma era assurdo. E mancavano di rispetto a mia madre". Ma la seconda è peggio, ed era "quella che l'attacco di cuore di Mario, fosse stato provocato dalle avances di una giovane donna, io! Io, che ero invece illibata! Quanti pianti feci". Così lascia tutto, moglie di Mario, Vittorio, il figlio ingrato e esce di scena "con la consueta dignità". L'uscita ma poi l'entrata. A Bolzano e dintorni la rete si dipana. Dalla Tva di Volani, a Innocenzi, in Trentino, ad Adriano Debenedetto qui a casa. "In Alto Adige lo chiamavano "Berluschino" ma a me ha insegnato l'economia, ho imparato tante cose." Anche dalla sua fidanzata che, fortunatamente, non è gelosa. "Elena era compagna di mia sorella. Mi insegnò a vestirmi al femminile. Mi diceva: mettiti le gonne e legati i capelli".

Frattini. Poi si arriva al capitolo sette. Gran capitolo. Si intitola: "Franco, l'amore finalmente. A un passo da Silvio". Uno lo leggerebbe anche alle tre di notte. Franco è Frattini. Il ministro. Che sia lui l'amore? Avanti. "Il mio coordinatore regionale mi aveva sovraeccitata all'idea di quel ministrino (Frattini ndr) che arrivava. Una sensazione di ansia, infiammazione totale e turbamento precedettero i giorni del suo arrivo". Poi, finalmente, è qui: "Mi si accartocciarono le budella quando Franco cominciò a parlare. Gli piacerò? la domanda mi rimbombava nella testa. Ma non come donna, come persona...". Mentre la sua vita è sconvolta dal "ciclone Franco", questi è accreditato di essere molto vicino a Michaela, vicinissimo. Ma i tanti sbagliano. "Io sono come Bridget Jones e con gli uomini sono una tragedia: si innamorano dell'amazzone e fuggono quando scoprono la dolcezza della micetta che gli può arrivare al cuore". E' lasciato in sospeso l'interrogativo se fugge la micetta o fugge il ministro impaurito dall'amazzone, sta di fatto che l'amore arriva proprio allora. "Fu davanti al caminetto a Corvara, che cedetti al primo bacio. Lungo, penetrante. Ed è lì che mi venne per la prima volta e a 25 anni, la voglia di fare l'amore". Ma si fermarono in tempo. E Flavio le disse: "Amore, ti capisco". Intanto il rapporto con Franco (Frattini) "cresceva di giorno in giorno. A tal punto da perdere 10 chili".

Silvio. C'è, immutabile, la passione sterminata per Berlusconi. Poco prima di presentare il libro, stretta da una parte dall'alleata della Lega Artioli e dal candidato al Senato Tagnin, la Biancofiore soprattutto racconta il cavaliere. "Le sue donne non sono quelle che descrivono i giornale, donne da privèe come ha detto la Finocchiaro". E per ribadire il pensiero, parte il dvd di Silvio con la mamma sul divano di Arcore: "Mio figlio? Studiava di notte e ripeteva con l'altoparlante". Così tra Mike e Pippo Baudo, le case di Milano Due e i primi vagiti di Mediaset, Michaela ripercorre la favola berlusconiana ma anche, subito dopo, la sua. L'incontro con Berlusconi che non dimentica è quello del 2003. "Era incredibilmente afflitto per la strage di Nassiriya. Mi trattò come se mi conoscesse da sempre. E io, davanti a un Cicchitto basito e a un Bondi compiaciuto, lo lasciai sbigottito con un profluvio di parole positive". Ma Bridget Jones ha anche amarezze. C'è una presenza che non ha nome a percorrere le ultime pagine. Come un'Innominato manzoniano. Il malfattore. Tutti pensano a Holzmann, il distruttore. E scudisciate per tutti gli altri. Fini, soprattutto. L'offesa della candidatura campana. Ma adesso è un nuovo giorno. "Perché ho scritto? Perché un periodo della mia vita si chiude". Uno pensa: perché Silvio perderà e andrà via? No, lui sorprenderà tutti. Per Michaela è il sogno della sua vita. Fino a che punto? Fino al punto di nominare nuovo Obmann del Pdl altoatesino un ragazzino di 18 anni con due tutor. Segnatevi le date: lui è nato nel '94, nel '94 Berlusconi è sceso in campo. Una geometria. Diavolo di una Michaela!













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