Gli asili nido Assb e la grande sfida dell’immigrazione 

Ormai il quaranta per cento dei bimbi sono stranieri Le difficoltà nei rapporti con “mamma” Provincia


di Davide Pasquali


BOLZANO. Dieci strutture in città, molto diverse fra loro per dimensioni ma non per l’impegno in prima linea, con l’orgoglio di gestire un servizio di eccellenza che rivendica a gran voce la sua natura pubblica. Stiamo parlando degli asili nido comunali gestiti da Assb. Negli scorsi due giorni si sono tenute le porte aperte. Un’occasione per presentare nidi e servizi ai genitori dei bimbi che frequenteranno l’anno prossimo ma anche per il fare il punto sullo status quo. Con un focus sui fenomeni recenti di cui poco si parla. A fornire il quadro Gertraud Battisti e Camilla Dell’Eva, dell’ufficio servizi alla famiglia, e la neo direttrice del medesimo ufficio, Daniela Qualtieri.

I nidi sono diversi, per numerosi motivi. Intanto per dimensioni: in città due hanno una sola sezione, ma ce ne sono anche da 8 o 9 sezioni, come il Veliero, il più grande nido d’Italia. I nidi sono diversi perché, non essendo considerati istruzione, non ricadono nella tagliola dell’articolo 19 dello statuto di autonomia e quindi sono l’unico luogo dell’infanzia davvero gemischt. La assistenti tedesche parlano tedesco, le italiane italiano. E i bimbi, che da 3 mesi a 3 anni sono come delle spugne, hanno i primi fecondi contatti con la bilinguità. I nidi sono diversi da Tagesmutter e Kita del resto della provincia ma anche dalle microstrutture private cittadine. Lo staff Assb è altamente specializzato. Conta su 140 persone, per servire nemmeno 500 bimbi. C’è grande attenzione all’aspetto pedagogico e ai curriculum del personale. E c’è altrettanta grande difficoltà a far comprendere ai vertici provinciali che - detta così è semplificata ma non banalizzata - una laurea specialistica di 3 anni (obbligatoria in Italia) vale più di corso post diploma di un anno (l’unico valido oggi in Alto Adige). Perché un’assistente non è una casalinga babysitter improvvisata. I nidi sono diversi perché sottoposti a stringenti controlli interni e soprattutto esterni su cibi e protocolli da rispettare, mentre non è affatto così per Tagesmutter, Kita, microstrutture. Su queste ultime, visto che Assb ha posti in convenzione al loro interno, ora verranno avviati controlli più serrati, perché il fiato sul collo accresca e tenga alta l’attenzione sulla professionalità.

I nidi sono diversi perché non hanno e non possono avere l’elasticità di piccole strutture di paese, specie in termini di orari, perché il personale è tutto stato stabilizzato, assunto a tempo indeterminato, con dei contratti. E l’obbligo di scendere da un’assistente ogni 8 a una ogni 5 bimbi, dal punto di vista teorico è fantastica, ma nella pratica si scontra con le strutture fisiche degli asili e con il budget di Assb. Per obbedire al diktat provinciale ci saranno quattro anni di tempo. Una grande sfida. Come le altre due grandi sfide di cui si parla poco. Riguardano l’immigrazione, straniera e interna. Il nido è la prima struttura con cui vengono a contatto i bimbi stranieri (che ormai si aggirano attorno al 40% del totale) e le madri immigrate, molte delle quali non conoscono le lingue locali, non hanno contatti coi locali, non prendono decisioni, lasciano gestire tutto ai mariti. Il solo fatto di poter frequentare il nido per settimane, durante la delicata fase dell’inserimento dei bimbi, permette loro di mettere piede nel mondo e ad Assb di intervenire nei casi difficili, prevenendo anziché curare dopo, quando è tardi e devono entrare in gioco i distretti sociali, che lavorano sulle emergenze. Infine c’è l’immigrazione interna, i tanti meridionali saliti negli ultimi anni a Bolzano come (coppie di) militari, commessi di nuove grandi catene ecc. Saliti col sogno di trovare lavoro, servizi di livello migliore, contributi. Ma in realtà paracadutati in una realtà altra, diversa, dal bilinguismo in avanti. E in questo senso i nidi Assb sono un luogo di presidio e prevenzione delle difficoltà sociali.













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Davide Pasquali

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