Gli interessi nascosti di Laimer nell’energia
Indagini sulla sua partecipazione (tramite fiduciaria) ad una società impegnata nel fotovoltaico
BOLZANO. Una nuova inchiesta della magistratura sta coinvolgendo l’ex assessore provinciale all’energia Michl Laimer. Questa volta, però, sino a questo momento non sono emersi risvolti penali della vicenda. Si tratta della partecipazione dell’ ex assessore ad una società a scopo di lucro, costituita alcuni anni fa in Alto Adige (con sede ad Egna) ed impegnata nel settore della produzione di energia elettrica nelle Marche secondo i progetti di sviluppo del settore fotovoltaico che si basa sull’utilizzo dei cosiddetti pannelli solari.
La società in questione è la «Ifa Energy srl» il cui 93 per cento risulta controllato da una fiduciaria a nome di una settantina di altoatesini. Nell’elenco risultava, per l’appunto, l’ex assessore provinciale Laimer che aveva sempre dichiarato di non avere interessi personali nel settore dell’energia. In realtà psare proprio che non fosse così.
E’ stato un esposto ad indurre la Procura della Repubblica ad avviare una serie di accertamenti anche su questo nuovo fronte. Al momento non è emerso alcun risvolto di possibile interesse penale, tanto è vero che il fascicolo aperto dalla Procura è classificato come «non costituente reato» e l’assessore Laimer non risulta indagato.
Sulla vicenda il comportamento dell’esponente di giunta non fu comunque caratterizzato da uno spirito di collaborazione e trasparenza. Forse avvertendo qualche perplessità sotto il profilo dell’opportunità politica, l’ex assessore preferì sempre tacere la sua partecipazione alla società in questione e quando la giunta impose chiarezza anche su eventuali partecipazioni tramite fiduciarie, l’allora assessore all’energia preferì vendere le proprie quote e liberarsi della questione.
Sull’intera vicenda, come detto, la Procura non ha trovato nulla di penalmente rilevante anche se ulteriori accertamenti sarebbero ancora in corso. Michl Laimer, comunque, aveva scelto una fiduciaria già nota negli ambienti politici altoatesini. Si tratta della AF (società amministrazione fiduciaria) con sede a Verona che era stata scelta anche dall’assessore e vicepresidente Hans Berger per le sue partecipazioni in società attive nel settore della produzione di energia pulita da vendere ai Comuni altoatesini. Come nel caso di Hans Berger è molto probabile che anche questo nuovo filone di indagine finisca con una rapida archiviazione. (ma.be.)
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