Gli Schützen celebrano i terroristi: «Via dall'Italia che ci spreme»



BOLZANO. "L'Alto Adige fa parte del'paese dove fioriscono i limoni' e viene spremuto da Roma come un limone". Lo ha detto, parafrasando la celebre frase di Goethe, il capo della Heimatbund (Lega patria), Roland Lang, durante la tradizionale commemorazione degli Schützen per i terroristi sudtirolesi degli anni Sessanta al cimitero di San Paolo di Appiano, alle porte di Bolzano.

Tra le corone, depositate sulla tomba del terrorista Sepp Kerschbaumer, anche una con una dedica in italiano. Lang, che da pochi mesi guida la Lega patria che raggruppa separatisti ed ex terroristi sudtirolesi, ha rivolto un appello a Vienna affinchè si impegni per l'introduzione del doppio passaporto italo-austriaco per i sudtirolesi. "Vienna - ha detto - faccia tutto il possibile per farci diventare cittadini austriaci anche sulla carta".

La storica Margareth Lun nel suo discorso ha detto che i terroristi sudtirolesi degli anni Sessanta "non erano nè di destra nè di sinistra, ma animati dall'amore per il Tirolo e la libertà". Ha causato un certo scalpore una corona depositata alla tomba di Kerschbaumer con la scritta"Ai patrioti sudtirolesi con stima. Un sudtirolese di lingua italiana". E' stata depositata infatti da un bolzanino di lingua italiana, di 61 anni, iscritto al partito della pasionaria del Sudtirolo, Eva Klotz.













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