MERANO. Una messa nella chiesa di Santo Spirito ed una bella mostra fotografica allestita per l'occasione sono servite ieri alla comunità parrocchiale di Santo Spirito per ricordare i primi 70 anni del gruppo scout cittadino. La messa è stata celebrata da don Gioele Salvaterra, parroco di Santo Spirito; hanno concelebrato don Piergiorgio Zocchio, don Eyasu proveniente dall'Eritrea, don Gianni Cosciotti e don Pier Giorgio Bellucco il missionario arrivato appositamente dal Brasile per partecipare all'evento. Erano assenti (giustificati) don Michele Tomasi, don Ettore Garollo ed don Giovanni BInda che non stava bene.

È stato ricordato anche don Paolo Michelini, l'ex parroco di Santo Spirito deceduto prematuramente. Nel corso del suo intervento, don Gioele ha evidenziato l'importante ruolo avuto dagli scout nella parrocchia augurando loro una lunga vita. Attorno all'altare molti i giovani scout, fra i fedeli che gremivano la chiesa anche molti adulti con il fazzoletto tipico della loro appartenenza agli scout di Merano. I primi passi del gruppo risalgono all'immediato dopoguerra, al maggio 1945. Già nell'estate di quell'anno si svolge un "campo sperimentale" ad Avelengo, presso la vecchia funivia. Nel gennaio 1946, come si legge in un vecchio documento, "le squadriglie si stanno formando, si comincia l'attività, e l'entusiasmo nasce in più di qualcuno. Per intanto si esce il sabato sera per il bivacco..." Il gruppo scout è dunque già realtà, anche se la nascita ufficiale sarà il 24 aprile 1946, in occasione del "San Giorgio", ricorrenza del patrono degli scout, quando vengono pronunciate le prime promesse. Inizialmente le uniformi sono color cachi e il fazzoletto è blu bordato bianco. Sempre nel 1946 si svolge il primo campo vero e proprio sopra Avelengo, ai piedi del Picco Ivigna. Due anni dopo nasceranno anche il gruppo femminile e poi gli altri gruppi meranesi. Le due associazioni Agi (femminile) e Asci (maschile) si uniranno nell'Agesci nel 1974. La storia del gruppo è stata riassunta in una bella mostra fotografica allestita nelle sedi degli scout ed ammirata da numerosi meranesi che hanno avuto così modo di rivedere le immagini di chi ha scritto pagine indelebili della bella storia del gruppo scout di Merano come Madre Cetto, don Primo Michelotti e tanti altri. Un brindisi ha concluso l'incontro che ha visto una sentita partecipazione anche di persone arrivate da fuori città.