Golf, fallimento da nove milioni

Chiuso l’impianto di Castelrotto. L’imprenditore Richard Obkircher travolto dal dissesto


di Mario Bertoldi


BOLZANO. E’ stato travolto dal dissesto finanziario provocato dal progetto di cui, da imprenditore, si era innamorato. Per Richard Obkircher, 67 anni, il destino professionale sembra ormai segnato. Su istanza depositata dalla Banca Popolare dell’Alto Adige, il tribunale di Bolzano - sezione fallimentare - ha dichiarato il fallimento della ditta San Vigilio srl (di cui Richard Obkircher risultava rappresentante legale) e della ditta individuale Golfhotel Sonne che fecava capo personalmente allo stesso imprenditore. Due sentenze che chiudono la vita imprenditoriale di Richard Obkircher in termini drammatici. Il progetto del campo da golf di Castelrotto, considerato dagli addetti ai lavori uno dei più belli d’Europa, ha finito per affossarlo. Sono stati travolti non solo la società a responsabilità limitata ma lo stesso Obkircher, nella sua persona fisica, che aveva impegnato tutto il possibile per ottenere i finanziamenti bancari necessari. Era stata la Banca Popolare dell’Alto Adige a concedere, a più riprese, mutui ipotecari per cifre piuttosto pesanti. Il «buco» alla fine è stato di 9 milioni di euro. Per ottenerli, Richard Obkircher era intervenuto con garanzie personali alla banca sottoscrivendo ipoteche su proprietà immobiliari. Da ieri l’imprenditore è praticamente sul lastrico: ha perso tutto. Le garanzie personali fornite serviranno a risarcire l’istituto bancario. L’impianto da golf, seppur immerso in un verde incantevole, ben difficilmente potrà essere oggetto di trattativa di vendita molto semplicemente perchè una simile attività ben difficilmente è in grado di creare utili. Ci vorrebbe un altro imprenditore «innamorato», ma sarà difficile trovarlo. Prima di depositare istanza di fallimento, la Banca Popolare dell’Alto Adige ha tentato di agevolare un eventuale piano di recupero del capitale. Ben presto, però, la situazione è risultata irrecuperabile. A fine 2010 la San Vigilio srl aveva debiti bancari per oltre 8 milioni di euro ed un fatturato di 734 mila euro. Troppo poco per poter pensare ad un recupero finanziario. In effetti dal 30 giugno 2007 la società non è più risultata in grado di adempiere al pagamento delle rate previste dal piano di ammortamento dei finanziamenti ottenuti. Dopo un primo finanziamento per 4 milioni di euro, la Banca Popolare ha cercato di rivitalizzare la società concedendo altri due finanziamenti (per 3 milioni e 260 mila euro) congelando anche il calcolo degli interessi passivi. Non è servito a nulla, così come sono naufragati altri progetti cullati da Richard Obkircher per l’apertura di un «Golfhotel» (progetto in realtà cancellato dal Comune in quanto il contingente di 300 posti letto avrebbe dovuto essere aperto a tutti gli esercizi) e per l’attivazione di una centrale idroelettrica i cui tempi di realizzazione sarebbero stati incerti e troppo lunghi.

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