Golser malato, è pronto Ivo Muser

Il decano del Duomo di Bressanone in corsa per la successione a vescovo


Antonella Mattioli


BOLZANO. All'inizio di aprile il vescovo Karl Golser, per motivi di salute, ha rimesso il mandato nelle mani del Papa: dal Vaticano, per ora, nessuna decisione. Si dovranno attendere - dicono - settimane se non mesi. Due le ipotesi, nel caso in cui Ratzinger dovesse accettare le dimissioni: la nomina di un vescovo ausiliario che aiuti Golser nello svolgimento del suo ministero o direttamente la scelta del successore. Scelta non facile quella del Papa perché, fatto più unico che raro, il vescovo della diocesi di Bolzano e Bressanone è amato dalla gente (non solo dai credenti) e dai sacerdoti. Sia come ausiliario che come nuovo vescovo, oggi come nel 2008 quando a metà agosto era morto improvvisamente Wilhelm Egger, circola con insistenza il nome di don Ivo Muser, 49 anni pusterese, decano del Duomo di Bressanone. Ordinato sacerdote nel 1987, è stato anche segretario particolare di monsignor Egger.

IL SUCCESSORE. Nel sito della Curia c'è un video messaggio di Muser su «Il significato della Quaresima» e in questo qualcuno già ci vede una sorta di investitura. Ma don Mario Gretter, parroco del Duomo di Bolzano, è cauto: «Durante il periodo Natalizio il vescovo aveva affidato a Toni Fiung, responsabile della pastorale della famiglia, il compito di spiegare via internet, oltre che alla radio, il significato dell'Avvento. Monsignor Golser ritiene importante usare diversi modi per comunicare con i fedeli». Sta di fatto che il nome di Muser è quello che pare avere maggiori chance soprattutto dopo che don Josef Matzneller, 67 anni originario di Aldino, vicario del vescovo, si è chiamato fuori per ragioni di età, visto che fare il vescovo oggi richiede molte energie.

PASQUA. In autunno, i medici avevano diagnosticato al vescovo una forma rara di Parkinson, che in quanto tale risponde poco ai farmaci e progredisce rapidamente. La malattia lo ha costretto da subito a rallentare il ritmo impresso all'attività pastorale e a diradare gli impegni. Una scelta dolorosa ma obbligata che lo costringerà ora a rinunciare a due appuntamenti importanti durante la settimana Santa. Il 17 aprile, domenica delle Palme, celebrerà la messa delle 9 nel Duomo di Bressanone. Giovedì santo, alle 9, sarà di nuovo nel Duomo di Bressanone per la messa crismale concelebrata assieme ai sacerdoti della diocesi, ma diserterà la messa delle 20.30, in programma nella chiesa dei Domenicani di Bolzano che apre le celebrazioni del triduo pasquale: l'omelia, in memoria dell'Ultima cena, sarà officiata da don Mario Gretter, parroco del Duomo. Venerdì santo, alle 15 nel Duomo di Bolzano, Golser celebrerà la passione e la morte di Cristo, mentre sabato alle 21 non sarà nel Duomo di Bressanone, la Veglia pasquale è affidata a don Muser. Sarà invece il vescovo, a Pasqua, a celebrare la messa delle 10 in Duomo a Bolzano.

L'INVITO A RESTARE. «Ora - spiega don Paolo Renner, teologo - al Papa spetta una verifica della situazione in loco. Consulterà il vicario generale, per sapere come viene vissuta la situazione in Alto Adige e qual è, esattamente, lo stato di salute di Golser, che Ratzinger conosce benissimo e personalmente, per averci collaborato sin dal 1982. Poi, assieme alla congregazione dei vescovi, deciderà se accettare o meno le dimissioni. Il Santo Padre potrebbe anche dire a Golser: ho fiducia in te, vai avanti, tentiamo ancora con qualche terapia, la diocesi ha bisogno di te». Si dice che il vescovo, pur rendendosi conto delle limitazioni causate dalla malattia, sarebbe anche disposto ad andare avanti. Nella convinzione che è anche così che un sacerdote è più vicino a chi soffre.

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