Viabilità

Grandi cantieri e caos traffico a Bolzano: si studia l’ipotesi targhe alterne 

Il fitto calendario delle opere dell’Agenda Bolzano rischia di bloccare ulteriormente la circolazione cittadina. Via Einstein, sottopasso di via Grandi, tunnel Monte Tondo, galleria Virgolo: le contromisure di Comune e Provincia


Paolo Campostrini


BOLZANO. C’è, quasi pronto, il piano eterno per costruire le grandi opere. Ma c’è, da approntare, anche quello per gli effetti collaterali delle stesse. La ragione? Arriveranno tutte insieme. Se si parte, come si spera, tra un anno con la prima (via Einstein) per arrivare all’ultima (Monte Tondo), si tratterà di un periodo di pressione mai visto per Bolzano. E la sua viabilità. «Per questo ho chiesto un incontro con tutti, dalla Provincia all'A22 alla Prefettura - anticipa il sindaco Renzo Caramaschi - per disegnare un piano di contrasto delle emergenze. Con la possibilità che, in certi momenti di sovrapposizione, si possa arrivare anche alle targhe alterne o a provvedimenti temporanei similari per giornate difficili».

La ragione di tanta premura è presto detta. Già per via Einstein, non ancora partita ed in attesa del riesame progettuale alla luce dello stato della falda, gran parte dell’impegno degli uffici infrastrutturali è mirato alla sua cantierizzazione logistica e al suo impatto sul traffico su quell'asse di penetrazione sud-nord, più che all'operazione di scavo e realizzativa in sè. «Il quadrante non offre grandi spazi di manovra per l’accumulo dei materiali e lo stallo dei mezzi pesanti - commentano in Provincia e in Comune - per cui si tratta già ora di predisporre soluzioni flessibili con un occhio alle ripercussioni sul traffico».

Dunque spostamenti di carreggiata, deviazioni e possibili rallentamenti. Con inevitabile riversamento sulle direttrici più a nord e sugli accessi a sud, da Laives. Quel lotto ai margini della Zona, quotidianamente sotto pressione in condizioni normali, diventerà di complessa gestione in presenza del cantiere per il sottopasso. Poi, l’agenda Bolzano prevede di far salire subito dopo i suoi cantieri verso via Grandi (e qui andrà ancora bene) e sotto la rotonda di Ponte Roma in un altro punto strategico dei flussi di traffico urbani. Anche in questo caso la sovrapposizione possibile dei due cantieri (via Einstein ancora non terminato e ponte Roma appena avviato) necessiterà di un attento coordinamento tra soggetti istituzionali ma, a valle, sarà la città e le sue direttrici di spostamento interno a soffrirne con deviazioni e cantieri.

Poi, a ridosso, (o forse prima) l’intervento di allargamento dell'Arginale. Gli studi che lo riguardano, con l’obiettivo di garantire in tutto il suo percorso due corsie di scorrimento senza inserimento delle entrate a pettine a ridurne la portata, sono quasi terminati ed è probabile che il cantiere possa avere inizio entro il 2024. Non è finita. Perché gli ultimi vertici tra il presidente Arno Kompatscher e Caramaschi hanno confermato il progetto di un raddoppio della galleria del Virgolo per attuare una doppia canna a senso unico: la vecchia verso nord e la nuova progettata verso sud. Con anche lo sfruttamento di viale Trento come ulteriore asse di riversamento del traffico.

In questo schema si inserirà lo scavo programmato da Rfi per realizzare il nuovo tunnel ferroviario, sempre sotto il Virgolo, destinato ad offrire binari dedicati sia all'asse principale Brennero-Verona sia a quello territoriale Bolzano-Merano. Già adesso è allo studio la programmazione del posizionamento dei mezzi e dei materiali allo sbocco della galleria e su viale Trento. Già a questo punto, e saranno passati dai due ai tre anni, Bolzano ne avrà viste delle belle. In attesa di vedere avviato il tunnel di Monte Tondo il quale, bontà sua, dovrebbe essere realizzato tutto in sotterranea ma che avrà dei riversamenti importanti sia al suo sbocco nord, verso ponte di Sant'Antonio che, soprattutto, al suo terminale sud, con vasti interventi nella zona di ponte Campiglio e dintorni.

Come si vede, Bolzano non avrà requie per molti anni. A partire - presumibilmente - dal prossimo. E visto che si tratta di una geografia di interventi fittissima nello spazio (quasi tutto su Bolzano Sud e la Zona) che nel tempo (dal 2023 in avanti in stretta successione) ecco perchè il sindaco, preoccupato che la sua "creatura" (l'Agenda Bolzano delle grandi opere) possa essere oggetto di pesanti contestazioni per i suoi possibili precipitati sul traffico e la vita quotidiana dei bolzanini e dei pendolari, ha chiesto subito un tavolo per tracciare, oltre all'agenda dei cantieri, anche quella altrettanto importante, di una nuova organizzazione del traffico urbano per contrastarne le conseguenze.













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