l’incontro a terlano

Grandine, i vantaggi per gli agricoltori di un’assicurazione

TERLANO. A Terlano si è tenuta l’altro giorno l'annuale assemblea del Consorzio antigrandine. Un ente giuridico riconosciuto dalla Provincia di Bolzano che ha per scopo la tutela di tutte le...



TERLANO. A Terlano si è tenuta l’altro giorno l'annuale assemblea del Consorzio antigrandine. Un ente giuridico riconosciuto dalla Provincia di Bolzano che ha per scopo la tutela di tutte le produzioni agricole, zootecniche, delle strutture aziendali agricole e delle infrastrutture dai danni causati dalle avversità atmosferiche ed altri eventi calamitosi. Per tutte queste avversità l’agricoltore altoatesino può assicurarsi con vari tipi di polizze, il cui premio è coperto da consistenti contributi di carattere provinciale, statale ed europeo che arrivano fino al 65%.

A Terlano, dunque, si è svolta l'annuale assemblea generale dei circa 7.000 soci. Come è noto il premio di assicurazione per i danni alle colture, rappresentate in Alto Adige principalmente dalle mele e in minima parte dall'uva, piccoli frutti, ciliegie e albicocche, grava sull'agricoltore solamente per un terzo, mentre il resto è a carico dello Stato, dell'Unione Europea e della Provincia. La campagna assicurativa 2015, è stata lanciata alla fine di marzo dello scorso anno, dopo un lungo lavoro di preparazione, finalizzato a seguire le nuove normative adottate dall’Ue.

Presente all’assemblea generale anche l’assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler, che ha ribadito a più riprese come “il settore assicurativo nel contesto dell'agricoltura locale avrà un ruolo ancora più importante in futuro” . Difficoltà potranno emergere a seguito della riforma della politica agricola comunitaria 2014 – 2020, non tanto per la mancanza di fondi, quanto per la distribuzione di essi a livello di tempistica. «Cercheremo quanto prima – ha ribadito Schuler – di trovare il giusto compromesso attraverso nuove soluzioni. Le compagnie di assicurazione sono importanti come forma di copertura finanziaria per favorire un reddito stabile in agricoltura, non solo per i frutteti ed i vigneti – ha continuato - ma in futuro anche nella gestione dei pascoli». Il direttore del Consorzio antigrandine Heinrich Huber, infine, ha quantificato la campagna conclusasi con un totale di 470 milioni di euro.

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