Gratta e vinci, caccia al milionario meranese

L'identikit fatto dal ricevitore: giovane operaio e padre di famiglia



MERANO. Curiosità tanta, ma scarso entusiasmo. La maxi vincita al Gratta e vinci, ieri, era argomento all'ordine del giorno, ma non si è assistito a particolari scene di giubilo. Intanto è scattata la caccia al milionario. I media televisivi ci avevano abituato ad assistere a scene di giubilo di fronte a vincite di entità anche inferiore al Gratta e vinci da record di Piazza Teatro. Interi paesi in festa, cone nel caso del Superenalotto messo a segno da una "cooperativa" di giocatori pugliesi, ma anche più contenute manifestazioni di gioia degli scommettitori attorno alle ricevitorie per la fortuna che ha baciato in fronte un "collega". A Merano nulla di tutto ciò. Certo, la maxi-vincita da 5 milioni di euro, ieri, era l'argomento più gettonato in città, ma i meranesi non si sono lasciati coinvolgere da questo momento di notorietà, nessun festeggiamento al di là dell'euforia che ancora ieri si respirava alla ricevitoria Zingarello dove è stata staccata la scheda vincente. Sì, perché quella di sabato, costituisce il record nazionale assoluto di vincita in questa categoria di gioco, e quindi la notizia è ben presto rimbalzata sugli organi di informazione a diffusione nazionale portando alla ribalta il nome della città del Passirio. Quella che invece si è scatenata, è stata la caccia al fortunato vincitore, al milionario il cui nome è ancora coperto da un grande punto di domanda. I soliti ben informati hanno fatto le supposizioni più disparate, selezionando accuratamente i personaggi conosciuti che sono soliti effettuare giocate dell'ordine dei 20 euro alla volta, come quella fortunata di sabato. E così in un lampo si è sparsa la voce che il giocatore baciato dalla fortuna sarebbe stato il gestore di un bar della zona del centro. Particolare smentito non solo dai diretti interessati, ma anche e soprattutto da Sergio Bernabei, che ha venduto la scheda vincente e che ha "sostenuto" il fortunato nei primi attimi di smarrimento dopo la grattata. A conti fatti, non dovrebbe trattarsi di un giocatore "professionista", che non avrebbe certamente avuto bisogno della conferma del ricevitore per capire di aver vinto l'ingente somma. E nemmeno dei baristi citati poc'anzi, che, come riferiscono gli habitué, sono soliti "grattare" in un angolo appartato del loro locale, lontani da sguardi indiscreti, e certamente non davanti a tutti sul banco della ricevitoria. Sergio Bernabei insiste sull'identikit tracciato subito dopo la vincita da record (ricordiamo che la scheda vincente è stata grattata attorno all'una di sabato e un quarto d'ora dopo la notizia già iniziava a diffondersi). Si tratterebbe dunque di un giovane operaio meranese, padre di famiglia, personaggio non noto e che non vivrebbe nella periferia della città. Verità o strategia di depistaggio concordata a tavolino col vincitore, magari in cambio di lauta ricompensa? Forse lo si saprà alla prima mossa falsa, col passare del tempo. (gip)

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